LE CELLULE ASCOLTANO I NOSTRI PENSIERI
Emma Morano, 117 anni, era la donna più vecchia del mondo. Se n’è andata la vigilia di Pasqua, nella sua casa sul Lago Maggiore. Da quando aveva conquistato il podio della longevità, tutti a chiederle quale fosse il suo elisir di lunga vita. E a tutti rispondeva: “Mangio tre uova al giorno, un po’ di carne macinata e... sono single”. Elizabeth Blackburn probabilmente preciserebbe che il segreto di Emma e degli ultracentenari come lei risiede in telomeri molto lunghi. Chi è la dottoressa Blackburn e cosa sono i telomeri? Ne parliamo in modo approfondito a pagina 18. Dove raccontiamo la grande scoperta (e le sue applicazioni pratiche) di questa biologa molecolare, Premio Nobel per la medicina. Brevemente: i telomeri sono porzioni di Dna che proteggono dal deterioramento del materiale genetico le parti terminali dei cromosomi. Con il passare del tempo tendono ad accorciarsi. Cosa che li rende meno efficaci e apre la strada all’invecchiamento cellulare. Ma, ha scoperto la Blackburn, il processo si può rallentare e addirittura invertire. Sono fondamentali l’alimentazione giusta, l’attività fisica costante e la gestione intelligente dello stress. A proposito di come la mente sia una variabile determinante della longevità, nel libro - appena pubblicato in Italia - in cui la ricercatrice espone i risultati dei suoi studi, c’è una parte dal titolo suggestivo: “Le cellule ascoltano i nostri pensieri”. La tesi è che chi reagisce allo stress come fosse una grave minaccia ha telomeri più corti rispetto a chi lo affronta come fosse una sfida. La buona notizia è che si può imparare a trasformare situazioni potenzialmente tossiche in scudi capaci di proteggerci. Non vi sembra che la storia di Emma, ex donna più vecchia del mondo, ne sia una conferma? Dopo aver perso un figlio, maltrattata dal marito, decise di separarsi in anni in cui la separazione era una disgrazia (1938). E di questa singletudine non voluta ha fatto il suo punto di forza.