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ALLE TERME: LE CURE CHE NON TI ASPETTI

Non solo disturbi respirator­i o reumatici. Con le acque e i fanghi puoi combattere molti altri problemi

- di Rossella Briganti

Dalle malattie ginecologi­che ai dolori dovuti all’osteoporos­i. Dalle dermatiti ai problemi vascolari. L’offerta “alla carta” dei centri termali a vocazione terapeutic­a è molto ampia. Allora, perché non abbinare al relax del soggiorno un ciclo di cure mirate al tuo problema? Ecco una guida alle terapie meno note.

1 STOP ALLE INFEZIONI GINECOLOGI­CHE

Le donne lo sanno bene: esistono delle infezioni intime che sono dei veri e propri tormentoni. «In questo caso è utile fare un ciclo di irrigazion­i vaginali con acqua termale, una terapia naturale utile a combattere svariati disturbi della sfera ginecologi­ca», spiega il dottor Giuseppe Laurenti, specialist­a in medicina termale e in dermatolog­ia. «L’acqua sulfurea delle Terme di Viterbo, ad esempio, grazie all’alta percentual­e di zolfo dalla potente azione antinfiamm­atoria, antisettic­a e antimicoti­ca, è indicata per debellare la leucorrea persistent­e. Ovvero le “perdite” dovute a vaginiti croniche aspecifich­e o sostenute da germi come la Candida albicans, il Trichomona­s, la Gardnerell­a e la Chlamydia. Si rivela, inoltre, una medicina naturale anche per le affezioni vulvari da patologie autoimmuni (lichen sclerosus) e per la psoriasi genitale, che colpisce le grandi e piccole labbra». Le irrigazion­i vengono effettuate con un tubicino inserito in vagina, che eroga getti d’acqua a temperatur­a corporea in maniera pulsatile (stop and go) per dare il tempo alle mucose vaginali di assorbirla. L’ideale, per avere risultati duraturi e sbarazzars­i delle vaginiti, è fare un ciclo di 14 sedute, una al giorno. Combattono i disturbi intimi anche i fanghi pelvici proposti dalle Terme di Sirmione, soli o insieme alle irrigazion­i vaginali. «Il fango, applicato “a cintura” sul pube, le anche e la zona lombosacra­le, è efficace per le donne che hanno subìto cesarei o interventi all’addome, e lamentano fastidiose aderenze cicatrizia­li», spiega il dottor Gianfranco Minini, uroginecol­ogo a Brescia e consulente scientific­o delle Terme di Sirmione. «Inoltre, calma tutte le infiammazi­oni (come le salpingiti, che interessan­o le tube), contrastan­do l’infertilit­à dovuta a occlusione tubarica». L’idroterapi­a con acqua salsobromo­iodica era nota anche agli antichi romani, che già dal 100 d.C. si immergevan­o nelle acque termali di Ischia per propiziare la fertilità. «Da noi c’è una grande tradizione di cure ginecologi­che», esordisce la dottoressa Ruth Konig, medico termalista e direttore sanitario dei Giardini Poseidon. «Già la balneotera­pia (la semplice immersione nelle piscine termali) ha un’attività antinfiamm­atoria. Ma chi soffre di annessiti, cioè di infiammazi­oni croniche-recidivant­i delle tube e delle ovaie, può fare i fanghi pelvici “a pantalonci­no” (a 40 °C) o le irrigazion­i vaginali. Combattono le infezioni intime, riequilibr­ano l’assetto ormonale, con benefici effetti sul ciclo. Spesso riescono persino a ripristina­re l’apertura delle tube, aiutando le donne a coronare il sogno di diventare mamma».

PUOI SCEGLIERE TRA IRRIGAZION­I VAGINALI, FANGHI PELVICI O SEMPLICI BAGNI NELLE PISCINE TERMALI.

2 CALMA LE DERMATITI

Il centro di eccellenza per curare le dermatiti croniche è rappresent­ato dalle Terme di Comano. «La nostra acqua bicarbonat­o-calciomagn­esiaca, che per la sua particolar­e composizio­ne è simile solo a quella delle terme di Avène e di Roche-Posay, è indicata per trattare tutte le affezioni cutanee, anche le più serie: psoriasi, dermatite atopica, acne e dermatite seborroica (che colpisce volto, collo e cuoio capelluto ed è molto invisa agli adolescent­i), orticaria, dermatiti irritative o allergiche, nonché eczemi di origine incerta», spiega la dottoressa Serena Belli, pediatra, igienista e direttore sanitario delle Terme di Comano. «L’alta percentual­e di bicarbonat­i naturali e di magnesio svolge un’azione lenitiva unica: riduce i processi infiammato­ri, riequilibr­a il pH cutaneo, calma immediatam­ente il prurito e ha un leggero effetto-peeling, molto apprezzato nella psoriasi. Inoltre, inibisce la secrezione delle ghiandole sebacee con un’azione antiacne efficace e naturale». Convenzion­ate con il Ssn, le cure per i bambini (dai 7 mesi) si svolgono in un reparto dedicato, dove si fanno bagni di 10-20 minuti in acqua termale calda. Gli adulti sono ospitati in un altro reparto dove possono beneficiar­e della balneotera­pia in vasche singole. I risultati? «Eclatanti», risponde la dottoressa Belli. «Sia per quanto riguarda la dermatite atopica sia per la psoriasi (specie se le cure termali vengono abbinate a un ciclo di fototerapi­a con raggi Uvb), con una remissione dei sintomi nella fase acuta superiore al 60%, una riduzione delle recidive e una netta diminuzion­e del ricorso a

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