GLI OLI DELLA BUONANOTTE
Gocce di lavanda, arancio, tiglio, melissa e camomilla: sono queste le essenze che ti assicurano un riposo tranquillo
Ben 7 italiani su 10 soffrono di disturbi del sonno, dalla difficoltà ad addormentarsi al risveglio precoce. Una notte insonne rende più difficile affrontare la giornata con lucidità, energia e buonumore e incide negativamente sulla salute del sistema cardiovascolare e di quello immunitario. I fattori che possono disturbare il riposo notturno? Prima di tutto lo stress e le preoccupazioni, poi il cambio di stagione e gli eventuali sbalzi ormonali. In tutti questi casi possono essere di grande aiuto gli oli essenziali deterpenati, ossia purificati e quindi privi di sostanze irritanti. Prima di acquistarli in erboristeria e in farmacia, controlla quindi che abbiano l’indicazione sull’etichetta.
MASSAGGIALI SUI POLSI
«Le essenze più efficaci sono 5: la lavanda e l’arancio per l’effetto calmante; il tiglio che migliora la qualità del sonno; la melissa e la camomilla per l’azione rilassante sulle pareti di stomaco e intestino e decontratturante sulla muscolatura in generale», spiega il dottor Luigi Torchio, esperto in medicina naturale. Come utilizzarli? «Puoi aggiungere 1 goccia di una singola essenza o 3 gocce di un mix di 3 diverse a un cucchiaio di olio di mandorle dolci, tiepido. Da massaggiare all’interno dei polsi con movimenti delicati e circolari.
USALI PER PREPARARE UN BAGNO CALDO
In alternativa si possono disciogliere una ventina di gocce di essenze miste in una tazza di sali, da aggiungere nell’acqua della vasca per un bagno rilassante», continua l’esperto. Regalati questi momenti di benessere, la sera, appena torni dal lavoro o prima di coricarti. Per favorire il sonno puoi anche diffondere gli oli essenziali in camera da letto, tutte le sere: bastano 2-3 gocce dell’essenza preferita nella carica d’acqua dell’umidificatore. «Un’unica avvertenza: gli oli non vanno mai messi sul cuscino, perché le inalazioni dirette potrebbero provocare nei soggetti sensibili un’irritazione delle vie respiratorie e, a contatto con la pelle del viso, scatenare allergie», conclude il dottor Torchio.