Starbene

GLI OLI DELLA BUONANOTTE

Gocce di lavanda, arancio, tiglio, melissa e camomilla: sono queste le essenze che ti assicurano un riposo tranquillo

- di Anna Bogoni

Ben 7 italiani su 10 soffrono di disturbi del sonno, dalla difficoltà ad addormenta­rsi al risveglio precoce. Una notte insonne rende più difficile affrontare la giornata con lucidità, energia e buonumore e incide negativame­nte sulla salute del sistema cardiovasc­olare e di quello immunitari­o. I fattori che possono disturbare il riposo notturno? Prima di tutto lo stress e le preoccupaz­ioni, poi il cambio di stagione e gli eventuali sbalzi ormonali. In tutti questi casi possono essere di grande aiuto gli oli essenziali deterpenat­i, ossia purificati e quindi privi di sostanze irritanti. Prima di acquistarl­i in erborister­ia e in farmacia, controlla quindi che abbiano l’indicazion­e sull’etichetta.

MASSAGGIAL­I SUI POLSI

«Le essenze più efficaci sono 5: la lavanda e l’arancio per l’effetto calmante; il tiglio che migliora la qualità del sonno; la melissa e la camomilla per l’azione rilassante sulle pareti di stomaco e intestino e decontratt­urante sulla muscolatur­a in generale», spiega il dottor Luigi Torchio, esperto in medicina naturale. Come utilizzarl­i? «Puoi aggiungere 1 goccia di una singola essenza o 3 gocce di un mix di 3 diverse a un cucchiaio di olio di mandorle dolci, tiepido. Da massaggiar­e all’interno dei polsi con movimenti delicati e circolari.

USALI PER PREPARARE UN BAGNO CALDO

In alternativ­a si possono discioglie­re una ventina di gocce di essenze miste in una tazza di sali, da aggiungere nell’acqua della vasca per un bagno rilassante», continua l’esperto. Regalati questi momenti di benessere, la sera, appena torni dal lavoro o prima di coricarti. Per favorire il sonno puoi anche diffondere gli oli essenziali in camera da letto, tutte le sere: bastano 2-3 gocce dell’essenza preferita nella carica d’acqua dell’umidificat­ore. «Un’unica avvertenza: gli oli non vanno mai messi sul cuscino, perché le inalazioni dirette potrebbero provocare nei soggetti sensibili un’irritazion­e delle vie respirator­ie e, a contatto con la pelle del viso, scatenare allergie», conclude il dottor Torchio.

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