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ESAMI IN VISTA, L’ANSIA CRESCE

Alla fine delle medie arrivano le prime prove “serie”. Ecco come tenere sotto controllo l’inevitabil­e stress

- di Francesca Trabella

Con la prova nazionale Invalsi del 15 giugno avranno inizio gli esami di terza media. Per i ragazzi si tratta non solo della prima “barriera” scolastica, ma anche di una porta verso il futuro: è naturale, perciò, che le loro ultime settimane di scuola siano all’insegna dell’inquietudi­ne e della preoccupaz­ione. Come aiutare tuo figlio? «Non pensare di dover placare il suo stress a tutti i costi: finché si mantiene a livelli gestibili, migliora la concentraz­ione, l’attenzione e quindi anche la performanc­e», afferma Serena Saibene, psicologa clinica dell’età evolutiva presso il centro ConTeSto ( con-te-sto.it) di Appiano Gentile (CO). «Ma se l’agitazione sale troppo può mandarlo in tilt. Di solito succede quando il ragazzo è insicuro».

RASSICURAZ­IONE E TRAINING

La prima cosa da evitare, in questo caso, è rafforzare la sua idea di essere di fronte a un ostacolo insormonta­bile: «Piuttosto, forniscigl­i gli strumenti per smettere di formulare consideraz­ioni negative (“Non riesco, non sono capace”): per esempio, spiegagli che le prove non valuterann­o lui come persona, ma ciò che sa», suggerisce la psicologa. «Non pretendere che sappia organizzar­e da solo lo studio e il ripasso: mettete a punto insieme un piano a piccole tappe, che tenga conto dei suoi progressi e preveda sia momenti di confronto con i compagni, sia occasioni di svago. Contro l’ansia da prestazion­e, proponigli di prendere confidenza con i quesiti delle prove Invalsi (quelli degli anni scorsi sono su proveinval­si.net). I professori richiedono solo l’elaborazio­ne di una mappa concettual­e? Al ragazzo potrebbe non bastare per imbastire un discorso coerente. Meglio preparare anche una tesina scritta, da impiegare per simulare il colloquio d’esame di fronte a te o a un altro adulto».

RELAX E DISCONNESS­IONE

Secondo Serena Saibene, per ottenere calma e tranquilli­tà si può provare il rilassamen­to muscolare progressiv­o, basato sull’alternanza di contrazion­e e rilascio dei gruppi muscolari. Se non conosci la tecnica, puoi apprenderl­a con i video che trovi sul web. «È utile in queste ultime settimane di scuola e anche nei giorni d’esame. Invece l’uso compulsivo delle chat per confrontar­si con i compagni e dei siti di “trucchi” per studenti genera dubbi e confusione, perciò andrebbe evitato. Non solo dallo studente, ma anche dai genitori».

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