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IL RICICLO DELL’OLIO ORA È A PORTATA DI SUPERMERCA­TO

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Nelle nostre cucine ogni anno si gettano in spazzatura 280.000 tonnellate di olio alimentare, tra fritture e vasetti di conserve sottolio, e solo il 13% viene recuperato. Il resto finisce in gran parte negli scarichi, svuotato senza pensarci troppo nel lavandino. Questa pratica, molto diffusa, ha un altissimo impatto sull’ambiente: si stima che un litro di olio contamini fino a un milione di litri d’acqua! Non solo: l’olio usato danneggia anche il terreno, la flora e la fauna, oltre che i filtri dei depuratori e delle linee fognarie. Ma oggi le alternativ­e sono sempre di più. Oltre alle isole ecologiche e ai punti di raccolta dell’olio esausto già presenti sul territorio, la rete di recupero si va allargando. È il caso dell’iniziativa di Coop Lombardia ( e-coop.it), che da aprile ha installato in tutti i 9 punti vendita di Milano speciali bidoni di colore giallo per la raccolta dell’olio alimentare usato. Come funziona? Versa il liquido in una bottiglia di plastica ben chiusa e, quando vai a fare la spesa al supermerca­to, gettala nel contenitor­e dedicato. A ritirarlo ci pensa Amsa ( amsa.it), che gestisce la raccolta dei rifiuti milanesi, riciclando sia l’olio sia le bottiglie. Il prodotto viene poi trasformat­o, dalle aziende incaricate, in biodiesel e additivo per colle, vernici e asfalto, con un notevole vantaggio per l’ambiente. Inoltre, grazie al progetto “Da olio a olio”, parte dell’utile delle aziende che lo recuperano andrà a supportare l’associazio­ne Libera Terra ( liberaterr­a.it) nell’impiego degli uliveti confiscati alla mafia. Un gesto semplice, ma di responsabi­lità.

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