3 TIENI ALLA LARGA L’OSTEOPOROSI
La rarefazione del tessuto osseo inizia già dopo i 45 anni, specie se fumi, sei in sovrappeso, assumi cortisone e conduci una vita sedentaria. «Recenti studi dell’università di Brescia dimostrano che l’applicazione del fango sulfureosalsobromoiodico, che può essere localizzato (per esempio, alla colonna), multiplo o total body, si rivela un valido alleato per combattere sia le iniziali forme di osteopenia sia l’osteoporosi avanzata della post-menopausa», spiega il dottor Domenico Minuto, ortopedico e fisiatra, responsabile della riabilitazione delle Terme di Sirmione. «Lasciato in posa per 25 minuti a 40 °C, rilascia oligoelementi indispensabili alla fissazione del calcio nelle ossa, come il fosforo, il magnesio, lo stronzio e il calcio stesso». Scendendo lungo la penisola, è possibile rinforzare le ossa anche con le cure idropiniche di Chianciano, bevendo l’acqua termale sorgiva direttamente dalla fonte. «“L’Acqua Santa”, di tipo bicarbonato-solfatocalcico, è molto ricca del minerale che rinforza le ossa, la cui dose giornaliera ideale viene assicurat,a da 3-4 bicchieri al giorno», spiega il dottor Andrea Rapacini, direttore sanitario delle Terme di Chianciano (Siena). «Presso lo stabilimento termale Sillene, invece, la balneoterapia in vasche singole, con un’acqua differente (con una maggiore concentrazione di solfati), rimineralizza il tessuto osseo, contrastando i problemi di decalcificazione e favorendo un
rapido recupero post-fratture. Lo zolfo, inoltre, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, migliora le patologie reumatiche secondarie all’osteoporosi». Anche Ischia è tra le mete top della lotta all’osteoporosi. «Maturato in acqua salsobromoiodica, il fango rimineralizzante viene applicato su tutto il corpo
(tranne cosce e addome) a 43 °C. Così, grazie al calore, rilascia oligoelementi e sali minerali», dichiara il dottor Nicola Macrì, direttore sanitario delle Terme presso l’Albergo della Regina Isabella a Lacco Ameno (Ischia). «Oltre alla fango-balneoterapia, è possibile fare sedute di idrokinesiterapia in vasche termali, assistiti dal fisioterapista che guida ogni paziente al recupero della funzionalità articolare, dopo un trauma o una frattura dovuta a osteoporosi. È una forma di ginnastica riabilitativa molto valida, specie se affiancata da esercizi in palestra personalizzati, per il recupero del tono muscolare».