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Maratone in rosa

Correre per 42 km è un viaggio interiore, alla scoperta delle proprie risorse. E sono sempre di più le donne che si cimentano nella più prestigios­a delle gare di resistenza

- di Anna Pugliese

Nel 2016, i maratoneti sono aumentati del 13% e, tra questi, il numero delle donne è salito del 27%. Dati delle iscrizioni alla mano, nel nostro Paese sono quasi 35.000 le persone che l’anno scorso hanno percorso i 42,195 km, su quasi 3 milioni di appassiona­ti di running. «Succede perché chi corre ha sempre bisogno di nuovi obiettivi. È una sfida continua: all’inizio si punta ai 5 km, poi si passa ai 10, ai 21 e infine al traguardo più ambito», commenta Maria Lupinc, personal trainer e runner appassiona­ta, che vive tra gli Usa e l’Italia. Quello che spinge e motiva il maratoneta non è solo l’ambizione di migliorare o il running high, vale a dire l’entusiasmo e l’eccitazion­e dovute alle endorfine, gli ormoni del benessere, che aumentano con il training. La corsa su lunga distanza, lavorando sul respiro e sulla gestione dello sforzo, è una sorta di percorso spirituale, un “viaggio” interiore alla ricerca delle risorse personali più profonde, quelle che portano all’arrivo. Ed è per questo che è sempre più amata dalle sportive. «Uno dei best seller di maggior successo negli Usa», sottolinea la personal trainer, «è il libro del monaco tibetano Sayong Mipham Rinpoche, Running with the mind of meditation ( su amazon. com, a 13,59 €), dove si propongono tecniche di allenament­o ma anche di meditazion­e».

È UNA GARA CONTRO SE STESSI

A ribadire il legame tra corsa e introspezi­one, c’è anche la crescita delle classi di yoga per runners. «All’inizio, i partecipan­ti apprezzano i benefici fisici delle asana, che aiutano a mantenere la mobilità articolare e a sciogliere le contrazion­i muscolari, rimediando così ai piccoli acciacchi dell’allenament­o intenso. Poi, però, scoprono che l’antica disciplina indiana sviluppa la consapevol­ezza nel movimento e insegna a essere veri e propri asceti della resistenza», aggiunge l’esperta. I dati estrapolat­i dalle gare italiane, inoltre, evidenzian­o che il livello delle competizio­ni si è abbassato (sono aumentate, del 20% circa, le prestazion­i sopra le 4 ore): «Segno che si corre per sfidare se stessi più che gli avversari, cercando il proprio massimo», conclude Maria Lupinc. Se ti piace correre e vuoi metterti alla prova su una distanza più lunga, qui accanto trovi alcuni dei percorsi più spettacola­ri. Da affrontare con la giusta preparazio­ne.

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1. La Maratona di New York ogni anno ha più di 50.000 iscritti.
2. Oltre 25.000 persone hanno partecipat­o alla Milano Marathon il 2 aprile. 3. 16.000 iscritti alla Maratona di Roma.
SENZA FRONTIERE 1. La Maratona di New York ogni anno ha più di 50.000 iscritti. 2. Oltre 25.000 persone hanno partecipat­o alla Milano Marathon il 2 aprile. 3. 16.000 iscritti alla Maratona di Roma.
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