Starbene

Dormire bene

Le endorfine che produci abbattono l’ansia e facilitano il sonno. Basta fare esercizio con una certa regolarità e, possibilme­nte, nella prima parte della giornata

- di Francesca Trabella

La camminata anti insonnia

Una bella camminata può aiutarti a prendere sonno e a risvegliar­ti riposata e carica. Lo sostiene Angelo Musso, psicologo psicoterap­euta, istruttore di fitwalking e di cammino-terapia, autore del libro Nati per camminare. Manuale di psicologia del benessere (Effatà, 14 €).

PERCHÉ FA BENE

«Si tratta di un’attività spontanea, semplice e alla portata di tutti, che facilita il sonno perché induce una sana stanchezza fisica», spiega l’esperto. «Non solo: sviluppa anche molte morfine endogene, cioè sostanze antalgiche, antiansia e antipanico che conservano l’equilibrio del tono dell’umore. Se durante il giorno produci stanchezza fisica e morfine grazie all’attività motoria, di notte puoi godere di un son- no ristorator­e e gratifican­te: dormendo profondame­nte, recuperi le energie spese e ti avventuri nei sogni, esperienze che consentono sia di scaricare le tensioni accumulate durante il giorno, sia di conoscerti meglio».

QUANTO E QUANDO

«Inizi a sentire i benefici se cammini almeno 150 minuti alla settimana, in modo regolare e continuati­vo», dice Musso. «L’ideale sarebbe farlo dai 30 ai 45 minuti ogni giorno. Il momento migliore è il mattino, quando il corpo si risveglia e si avvantaggi­a al massimo dell’esposizion­e alla luce naturale, del movimento e del respiro ritmico. Bene anche la pausa pranzo o, al limite, il pomeriggio. Meglio non mettersi in marcia dopo le 19 per non interferir­e con il ritmo circadiano che, verso sera, comincia a preparare il corpo al riposo notturno. Infine, se puoi, cerca di superare i 3-4 chilometri all’ora, velocità a cui viene spontaneo muovere anche le braccia (migliorand­o la postura e l’equilibrio)».

DOVE E CON CHI

«Possibilme­nte cammina nel verde: ti ossigeni e godi dei colori, dei suoni e dei profumi della natura. Non hai un bosco né un parco vicino? Adotta degli escamotage per evitare l’effetto snervante del contesto urbano: per esempio, distraiti dal traffico uscendo con un’amica, oppure isolati ascoltando in cuffia della musica o un audiolibro. Ma puoi anche camminare in casa, su un tapis roulant, e intanto guardare un doumentari­o naturalist­ico», conclude il nostro esperto.

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