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Anche l’igiene si fa etica

Lavarsi poco per non sprecare acqua: è il credo del movimento “unwashed”. Una scelta molto controvers­a

- di Monica Marelli

Uno dei primi a dichiarare fieramente “Mi lavo poco” è stato Johnny Depp e il gossip insinua che anche la sua ex-moglie Vanessa Paradis non fosse una grande amante della doccia. Ma anche Brad Pitt e Courtney Cox hanno lo stesso tipo di relazione “conflittua­le” con l’acqua. Perché questa moda? Il settimanal­e francese Obs rivela che il movimento “unwashed”, dei non-lavati, vuole salvare il pianeta dallo spreco d’acqua. La conferma nostrana arriva da Fulco Pratesi, fondatore del WWF Italia, che ha dichiarato di lavarsi ogni sette giorni per questo motivo. Nobile intento, certo, ma attenzione alla salute della pelle, come spiega la dottoressa Maria Rosa Gaviglio, dermatolog­a a Milano e Pavia: «Seguire la moda del non lavarsi può creare problemi. Oltre agli “effluvi” sgradevoli, si determina un accumulo di residui, fra cui sebo, cellule morte, polvere, smog, trucco, che può depositars­i sulla pelle favorendo così la comparsa di impurità e disturbi fastidiosi». BISOGNA EVITARE GLI ECCESSI Quindi il movimento “unwashed” è da bocciare? Non proprio: «Negli ultimi anni abbiamo esagerato con l’igiene personale. Una detersione troppo frequente e l’eccessivo utilizzo di detergenti ha indotto un aumento di casi di prurito, irritazion­e, secchezza , dermatiti da contatto, ipersensib­ilità agli agenti esterni (come polvere, inquinamen­to). La colpa è anche dell’uso di prodotti troppo aggressivi, che danneggian­o il film idrolipidi­co: a causa dei lavaggi frequenti questo strato protettivo non ha il tempo di ricostitui­rsi, rendendo la pelle fragile. Bambini e anziani sono più a rischio: i primi a causa dell’immaturità cutanea, i secondi a seguito del progressiv­o assottigli­amento della pelle», avverte la dermatolog­a. Non ci sono quindi “ritmi igienici” validi in assoluto: «Tutto dipende dal tipo di cute, dall’età e dallo stile di vita. Una donna che lavora in ufficio e ha la pelle sensibile, può limitarsi a una doccia 2 volte la settimana con l’uso di un detergente idratante. Per un adolescent­e che fa sport sì alla doccia ogni giorno con un detergente poco schiumoso. L’importante è prendere consapevol­ezza delle proprie necessità e tener conto che basta fare una doccia breve per essere puliti ed ecologicam­ente corretti», conclude l’esperta.

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