Medicina estetica: le abbinate vincenti
È la tendenza più in voga: unire metodiche differenti per ottimizzare i risultati
L’unione fa la forza. In coppia si vince. Due è meglio di uno... Gli aforismi, i detti e persino gli slogan pubblicitari sul tema delle sinergie vincenti si sprecano e ben si prestano a introdurre una delle tendenze oggi più forti in medicina estetica: abbinare i trattamenti per migliorare le performance e ottimizzare (anche in naturalezza) i risultati. Ecco quattro “matrimoni” particolarmente fortunati.
PER RINGIOVANIRE LO SGUARDO: PLEXER + LASER FRAZIONATO
Con l’avanzare degli anni, il taglio degli occhi tende a modificarsi: anche chi ha sempre avuto la coda dell’occhio all’insù e la piega della palpebra ben visibile (come Jessica Alba e Beyoncè) tende a perdere questo “privilegio anatomico”. «Per ringiovanire la zona perioculare e dare all’occhio una leggera forma a mandorla, si utilizza il Plexer: un dispositivo elettrico dotato di un beccuccio dal quale fuoriesce plasma (una sorta di gas liquefatto), che elimina la pelle in eccesso vaporizzando i tessuti. Poi, nella stessa seduta, si usa un laser CO2 frazionato, che ha un effetto multitasking: stimola il collagene, tende la pelle, rialza il sopracciglio e leviga le microrughe e le zampe di gallina», spiega Dvora Ancona, medico estetico, direttore del centro Juva di Milano. «È un trattamento adatto a tutte, che comporta solo lievi rossori e gonfiori, che scompaiono nel giro di 2-3 giorni». Gli effetti si notano già dopo il primo trattamento “duplex”. In genere si effettuano da una a quattro sedute, a seconda dell’entità del problema (da circa 565 € l’una). PER CORREGGERE IL NASO: ACIDO IALURONICO + BOTULINO Nonostante la rivalutazione estetica del profilo “importante” (hai presente Sarah Jessica Parker e Gisele Bundchen?), il naso imperfetto rimane uno dei complessi più diffusi tra le donne. Quando non è necessario ridurre le dimensioni o cambiare sostanzialmente la forma, l’alternativa soft alla rinoplastica è il rinofiller, che corregge le piccole irregolarità. Per esempio, nella stessa seduta si può attenuare una piccola gobba e risollevare leggermente la punta del naso, rendendo più armonioso il profilo. «Si inietta dell’acido ialuronico di media densità: bastano due semplici infiltrazioni, solitamente con tecnica standard (microaghi) o con microcannule, sopra e sotto il gibbo. L’effetto dura circa 8-10 mesi», spiega Giuseppe Sito, chirurgo e medico estetico a Milano, Torino e Napoli. «Poi, per rialzare la punta, si iniettano pochissime unità di tossina botulinica (provoca un rilasciamento del muscolo depressore), con risultati visibili dopo circa 3-4 giorni e per una durata di 4-6 mesi». Non ci sono effetti collaterali, tranne reazioni individuali di lievi gonfiori o piccoli ematomi, che si riassorbono nel giro di 1-2 giorni. «Bisogna però farsi iniettare sempre filler riassorbibili: quelli semipermanenti possono dare rigonfiamenti anomali o granulomi», avverte Giuseppe Sito. Il costo: circa 300 € l’acido ialuronico, sui 200 € il botulino.
PER PANCETTA E INTERNO BRACCIA: ULTRASUONI + RADIOFREQUENZA Complici i dimagrimenti, le gravidanze o l’età, addome e interno braccia
condividono un comune destino: la perdita di tonicità. Per le braccia, in particolare, l’inestetismo più diffuso è l’effetto bye bye o tendina; per la pancetta, invece, la pelle rilassata spesso si accompagna a un accumulo di adipe, che accentua tra l’altro l’effetto a “grembiulino”. «Per ottenere il rassodamento e una discreta riduzione delle adiposità su braccia e pancia sono utili gli ultrasuoni focalizzati, che raggiungono il derma e il tessuto connettivo per approdare infine al grasso e al muscolo. L’effetto è duplice: stimolano il neocollagene, tonificando visibilmente la pelle, e hanno una leggera azione liporiducente», spiega Dvora Ancona (da 3 sedute da 400 € l’una). Se la lassità dei tessuti è accentuata, nella stessa seduta, previa applicazione di una pomata anestetica, si può abbinare la radiofrequenza frazionata a micro aghi d’oro. «Consiste nell’applicazione, in più passaggi, di uno speciale manipolo dotato di una placca monouso su cui sono posti dei piccolissimi aghi d’oro. In sostanza, questa metodica sfrutta il calore della radiofrequenza e l’azione meccanica dei microaghi per stimolare la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico, con un effetto ricompattante e liftante della zona trattata», spiega la dottoressa Ancona (da 4 a 6 sedute o più; da 300 € l’una). PER COMBATTERE LA CELLULITE: MICROTERAPIA + RADIOFREQUENZA Con la tintarella in vista, urge puntare su obiettivi ambiziosi, ovvero su una silhouette con tessuti tonici e ben modellati e, soprattutto, senza l’antiestetica buccia d’arancia. Se la tua cellulite è di tipo edematoso è indicata la microterapia, che consiste in iniezioni con un ago sottilissimo nel derma più superficiale di soluzioni ipertoniche, che favoriscono l’eliminazione dei liquidi intrappolati nei tessuti e dell’aspetto a buccia d’arancia. Occorrono 10-15 sedute da 100/150 € circa l’una», spiega la dermatologa Mariuccia Bucci, responsabile scientifico dell’Isplad ( isplad.org). Se, invece, la tua cellulite ha una componente adiposa, una soluzione efficace è la lecilisi. «Il medico inietta in profondità, nel tessuto adiposo, una sostanza naturale, la fosfatidilcolina, spesso miscelata all’acido desossicolico, che solubilizza i grassi, riducendo il volume delle cellule che li contengono, gli adipociti», dice Mariuccia Bucci (da 2 a 4 sedute mensili; 250 € l’una). Queste metodiche, però, non hanno un effetto tonificante: per questo, in associazione si può ricorrere alla radiofrequenza (minimo 6-8 sedute, da circa 150 € l’una). «Uno speciale apparecchio emette onde elettromagnetiche ad alta frequenza che, generando calore negli strati più profondi della pelle, stimolano il neocollagene e “accorciano” le fibre, con un effetto rassodante riscontrabile fin dalla prima seduta», dice Bucci. Microterapia e radiofrequenza si eseguono nella stessa seduta, mentre tra lecilisi e radiofrequenza occorre far trascorrere una settimana.