SE TUO FIGLIO È IPERCONNESSO
Tutti i ragazzi usano Internet e non è realistico proibirlo. Ma un freno serve. Ecco quando metterlo
In media, gli studenti italiani navigano in rete per 165 minuti al giorno. Il 23% di loro fa un uso “estremo” del web (più di 6 ore) e il 47% dice di sentirsi “proprio male” se manca la connessione. È quanto emerge dalla prima indagine Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sul benessere degli studenti. Ma cosa rappresenta il web per i nostri figli? Un ritiro dalla realtà o il tentativo di rimanervi agganciati?
IL VIRTUALE È DIVENTATO REALE
«Entrambe le cose», risponde Riccardo Zerbetto, psichiatra e psicoterapeuta, direttore scientifico del progetto Orthos per lo studio e il trattamento delle dipendenze patologiche ( orthos.biz). «Da un lato i ragazzi si immergono nel virtuale per sfuggire a una quotidianità stressante. Dall’altro si connettono per trovare informazioni, relazioni, svago, proprio come noi adulti. Fanno ricerche, chattano, guardano video, giocano. I teenager hanno tempo a disposizione e curiosità da soddisfare, non stupisce che stiano online anche per un quarto delle loro giornate».
I SEGNALI DELLA DIPENDENZA
I numeri dicono che la dipendenza è dietro l’angolo. Come capire se tuo figlio è a rischio? «Fai attenzione a come usa il web e allarmati se questo diventa una passione irrefrenabile», consiglia l’e- sperto. «Si parla di dipendenza quando stare online penalizza il sonno, lo studio, lo svago e sostituisce il contatto con la realtà. Per evitarla è necessario giocare d’anticipo, sin dalla consegna nelle sue mani dello smartphone che il ragazzo userà per connettersi».
LE REGOLE BASE
«Se lo smartphone è tuo, deve essere chiaro che lui l’ha solo in prestito», raccomanda Zerbetto. «Prima di consegnarglielo, puoi installare un’app per monitorare le sue attività onilne». Ma anche se è un regalo, il suo uso non può essere incontrollato. «Deve capire che ci sono confini da rispettare. Se gli dai il motorino, dovrà rispettare il codice stradale; allo stesso modo, per lo smartphone devi stabilire dei limiti, possibilmente concordandoli con lui. Come abbiamo verificato nelle scuole di Milano, i ragazzi chiedono in media 150 minuti di navigazione al giorno, mentre i genitori ne concederebbero 100. Un buon compromesso sono 120. E ricorda che il tuo esempio è fondamentale: se non sai gestire con misura lo smartphone, non puoi pretendere che lo faccia tuo figlio», conclude l’esperto.