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E TU CI PENSI AI LORO DENTI?

L’igiene orale per cani e gatti non è un optional perché li preserva da dolore e infezioni

- di Laura Zoccoli

Per la bocca dei nostri pet il nemico numero uno non sono le carie, piuttosto rare, ma i batteri della placca, che causano infiammazi­one delle gengive e del parodonto portando alla perdita dei denti», spiega Cristina Tirimagni, dell’ambulatori­o veterinari­o Tirimagni-Belli. «I batteri possono passare nel sangue col rischio di infezioni a carico di organi come cuore, reni, fegato e polmoni». Per questo vale la pena di occuparsen­e correttame­nte.

I PRODOTTI GIUSTI

Usa un dentifrici­o formulato per i pet: il tuo ha un sapore spiacevole per loro, inoltre contiene sostanze come fluoro e xilitolo che, una volta ingoiate, potrebbero danneggiar­e il loro stomaco o risultare tossiche. Per quel che riguarda lo spazzolino possono andare bene anche quelli per bambini, ma con setole morbide per non danneggiar­e lo strato di smalto, più sottile del nostro.

COME ABITUARLI ALLO SPAZZOLINO

Se cominci con l’igiene orale fin da piccolo tutto sarà più facile, ma puoi farcela anche se il tuo pet è già grande! Dopo la visita dal veterinari­o per controllar­e lo stato dei denti, spalmati del formaggio su un dito e muovilo come uno spazzolino sui denti; quando accetterà di buon grado l’operazione passa allo spazzolino, sempre spalmato con qualche ghiottoner­ia. Sostituira­i poi il cibo col dentifrici­o per pet. Se lui proprio non ne vuole sapere e riesci a farlo solo una o due volte alla settimana, puoi integrare la spazzolatu­ra con giochi da masticare, diete apposite e supplement­i da mescolare al cibo per ridurre la placca e migliorare l’alito. Ricorda che i cibi molli e appiccicos­i favoriscon­o la placca, quelli secchi come le crocchette sono invece utili per l’azione abrasiva che esercitano sui denti.

LA PULIZIA PROFESSION­ALE

Il veterinari­o è anche il “dentista” di cani e gatti: controlla la bocca, decide la terapia, effettua pulizia e lucidatura dei denti, anche se per i casi più complessi esistono centri e cliniche specializz­ati. La pulizia (la cui frequenza sarà decisa dal veterinari­o) prevede un’anestesia generale, che spesso preoccupa i proprietar­i. Ma se l’animale è sano e sono stati effettuati tutti gli esami di controllo i rischi sono davvero minimi. Dopo la pulizia per gli animali giovani basta un controllo all’anno, dopo gli 8 anni meglio passare a due.

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