E TU CI PENSI AI LORO DENTI?
L’igiene orale per cani e gatti non è un optional perché li preserva da dolore e infezioni
Per la bocca dei nostri pet il nemico numero uno non sono le carie, piuttosto rare, ma i batteri della placca, che causano infiammazione delle gengive e del parodonto portando alla perdita dei denti», spiega Cristina Tirimagni, dell’ambulatorio veterinario Tirimagni-Belli. «I batteri possono passare nel sangue col rischio di infezioni a carico di organi come cuore, reni, fegato e polmoni». Per questo vale la pena di occuparsene correttamente.
I PRODOTTI GIUSTI
Usa un dentifricio formulato per i pet: il tuo ha un sapore spiacevole per loro, inoltre contiene sostanze come fluoro e xilitolo che, una volta ingoiate, potrebbero danneggiare il loro stomaco o risultare tossiche. Per quel che riguarda lo spazzolino possono andare bene anche quelli per bambini, ma con setole morbide per non danneggiare lo strato di smalto, più sottile del nostro.
COME ABITUARLI ALLO SPAZZOLINO
Se cominci con l’igiene orale fin da piccolo tutto sarà più facile, ma puoi farcela anche se il tuo pet è già grande! Dopo la visita dal veterinario per controllare lo stato dei denti, spalmati del formaggio su un dito e muovilo come uno spazzolino sui denti; quando accetterà di buon grado l’operazione passa allo spazzolino, sempre spalmato con qualche ghiottoneria. Sostituirai poi il cibo col dentifricio per pet. Se lui proprio non ne vuole sapere e riesci a farlo solo una o due volte alla settimana, puoi integrare la spazzolatura con giochi da masticare, diete apposite e supplementi da mescolare al cibo per ridurre la placca e migliorare l’alito. Ricorda che i cibi molli e appiccicosi favoriscono la placca, quelli secchi come le crocchette sono invece utili per l’azione abrasiva che esercitano sui denti.
LA PULIZIA PROFESSIONALE
Il veterinario è anche il “dentista” di cani e gatti: controlla la bocca, decide la terapia, effettua pulizia e lucidatura dei denti, anche se per i casi più complessi esistono centri e cliniche specializzati. La pulizia (la cui frequenza sarà decisa dal veterinario) prevede un’anestesia generale, che spesso preoccupa i proprietari. Ma se l’animale è sano e sono stati effettuati tutti gli esami di controllo i rischi sono davvero minimi. Dopo la pulizia per gli animali giovani basta un controllo all’anno, dopo gli 8 anni meglio passare a due.