Salute CERCASI NUOVI DONATORI PER SOSTITURE CHI VA IN PENSIONE
Tra pochi giorni, il 14 giugno, si festeggerà in tutto il mondo la Giornata Mondiale del Donatore. È l’occasione per fare un bilancio del Sistema sangue italiano (come viene definito dagli addetti ai lavori) e sensibilizzare giovani e adulti a compiere un gesto di solidarietà che può salvare la vita a tanti pazienti. L’anno scorso in Italia quasi 1 milione e 700 mila persone hanno regalato volontariamente il loro sangue: un numero elevato, ma purtroppo in costante calo dal 2011 a causa del fisiologico invecchiamento della popolazione (i donatori non possono avere più di 65-70 anni). «Nulla di preoccupante. Per il momento siamo in grado di far fronte alle richieste», commenta il dottor Vincenzo Saturni, presidente nazionale dell’Avis. «Ma il problema si porrà senz’altro in futuro tanto che, da tempo, abbiamo iniziato un’opera di informazione nelle scuole, materne comprese. Parliamo di stili di vita corretti, di aiuto agli altri, e le risposte sono decisamente buone. Se si comincia a coinvolgere i bambini fin da piccoli è più facile che, giunti a 18 anni, scelgano di diventare donatori». A chi decide di dare il proprio sangue per la prima volta facciamo fare delle analisi preliminari, che vengono poi ripetute a ogni “prelievo” per garantire l’assoluta sicurezza. Sono quasi 14 anni che non viene registrato un solo caso di malattie infettive trasmesse con una trasfusione», sottolinea il dottor Saturni. Certo non tutti possono diventare donatori. «Per esempio, oltre all’età giusta si deve pesare almeno 50 kg (indipendentemente dall’altezza), avere valori corretti di emoglobina, non essersi sottoposti a un intervento chirurgico o una seduta di agopuntura negli ultimi 4 mesi», spiega il presidente Avis. Ma se non hai controindicazioni perché non diventi volontario anche tu?