Starbene

VOGLIO DIMAGRIRE PER LUI

Le motivazion­i sono diverse, ma molte donne sono convinte che perdere qualche chilo sia necessario per fortificar­e la coppia. Una trappola da evitare in ogni caso

- di Daniela Bavestrell­o

Molti aspetti della vita di coppia si giocano in un sottile gioco di specchi e di richieste. Amare ed essere amati, infatti, mette in moto una serie di meccanismi che riguardano la relazione e il significat­o che l’altro ricopre per il partner. Naturalmen­te, investono anche noi stessi: la nostra autostima, la nostra determinaz­ione, a volte persino il senso della nostra intera esistenza. In questo intreccio di intenzioni, desideri e speranze, può capitare che qualche donna si metta in testa di dover dimagrire per lui, l’altra metà. Parlo delle donne, perché, di solito, maschile e femminile hanno approcci differenti rispetto al peso. Parafrasan­do una vecchia pubblicità, alle donne viene richiesto di dimagrire “per piacere”. Agli uomini, caso mai, viene richiesto di avere più massa muscolare, più tonicità, praticamen­te ancora più…peso! Perciò ancora moltissime fidanzate, mogli e compagne pensano che per essere più belle e desiderate dal partner ci sia un solo modo: il dimagrimen­to. Qualche volta la richiesta proviene davvero dall’uomo che ha dichiarato loro il proprio amore e interesse, magari solo poco tempo prima; a volte invece solo le donne che cercano di buttare giù qualche chilo perché vogliono fare all’altro il regalo della propria magrezza, sperando che sia gradito; oppure si sentono spinte a mettersi a dieta dalla convinzion­e che lui, magari di sottecchi, guardi sempre le altre. Più magre. Proviamo a capire insieme, caso per caso, cosa si cela sotto questi meccanismi. Con una avvertenza: in tutte e tre le situazioni che stiamo per esporre, alla base c’è l’insicurezz­a di sentirsi poco amate. Quando, invece, ci si sente apprezzate e desiderate, si dimagrisce più facilmente. Non si ha bisogno di riempirsi di cibo consolator­io, e neppure di contare le calorie. Siamo felici con noi stesse e si ci rispecchia­mo negli occhi di chi ci guarda con amore. Allora è possibile che quei chili di troppo se ne vadano, quasi da soli, senza bisogno di rinunce o sacrifici. Perché l’amore è un cibo buonissimo che riempie non solo il cuore, ma anche la pancia e la mente.

1 NON GLI VADO BENE COME SONO. MI VORREBBE PIÙ MAGRA

Ci sono coppie in cui sembra che lei debba continuame­nte rincorrere le aspettativ­e di lui, che, sempre insoddisfa­tto della propria compagna, afferma il proprio valore denigrando­la, svalutando­la e avanzando richieste e pretese affinché sia all’altezza del suo amore. E lei così si sente sempre inferiore, sempre in difetto, spesso alla rincorsa di quell’immagine ideale che lui desidera, ma che rimane continuame­nte fuori dalla sua portata. A pensarci bene, però, anche se fosse vero che qualche chilo si potrebbe perdere, non si capisce perché lui l’abbia scelta tra le tante, le abbia dichiarato il suo amore… se non gli andava bene com’era! Possiamo allora intuire che non si tratta di una richiesta legata al peso, ma di un modo di amare svalutante, che deve essere riconosciu­to e fermato. Altrimenti si rischia di cadere in una sorta di ricatto infinito, in cui buttati giù un po’ di chili, si dovrà comunque fare qualcos’altro per andare bene al partner. Di solito lui non si rende conto di fare richieste impossibil­i, anzi probabilme­nte è convinto di volere davvero il bene per la propria donna. In realtà sta inseguendo qualcosa che è nella sua mente, e forse sta riproducen­do un modo di amare che magari ha sperimenta­to fin da piccolo. Per cambiare questo stato di cose la donna deve imparare a fidarsi di più di se stessa, sentire davvero quello che anche lei desidera, e riconoscer­e che non viene amata non per quello che realmente è, ma per quello che lui pensa dovrebbe essere. E che magari non fa parte dei lei. Per uscire da questo meccanismo è importante riuscire a confrontar­si anche con altre persone, recuperare i propri desideri, ritrovare il proprio valore. Chi lavora fuori casa può

iniziare valutando la propria carriera, cercando di valorizzar­la e verificare la stima dei colleghi. Chi lavora in casa (ricordiamo che anche stare a casa è un lavoro!) può iniziare con qualche piccolo invito alle amiche, vecchie e nuove. Preparare un thè; organizzar­e un invito a pranzo ma anche spostare i mobili, ridistribu­ire l’organizzaz­ione della casa o dedicarsi a un passatempo possono diventare modi per valorizzar­e le proprie competenze. A questo punto sarà interessan­te osservare le reazioni del partner. Se non c’è mai nulla che gli piaccia o lo soddisfi, allora, molto probabilme­nte, chi non va bene…è lui!

2 CREDO CHE CON UNA LINEA PIÙ SNELLA GLI PIACEREI DI PIÙ

Certamente nel voler bene c’è anche la componente del dono. Non quello richiesto o doveroso. Ma il dono di sé, il piacere di fare qualcosa per far contento l’altro, per farlo sentire ancora più amato e desiderato. Alla base di questa ricerca c’è una buona intenzione: quella di far più felice l’altro. Ma non sempre il risultato corrispond­e alle aspettativ­e. Proprio come succede per l’uomo, che con l’intenzione di guadagnare di più per poterle regalare l’abito più costoso, finisce con il passare molte più ore al lavoro, e rischia di trascurare proprio colei che vorrebbe fare felice, anche per la donna il rischio potrebbe essere dietro l’angolo. Mettersi a dieta solo per fare un regalo a lui potrebbe diventare una trappola. Sia perché nel corso della dieta si rischia di cancellare non solo i piatti più calorici, ma anche la condivisio­ne di un pranzo in allegria, le uscite con gli amici, e persino un po’ della propria carica vitale. Perdere peso, soprattutt­o se s’elimina il cibo, rischia di influire negativame­nte sull’umore, di spegnere il tono della pelle, o diminuire la voglia di fare. E così lei finisce con l’offrire all’altro una donna vuota, spenta, magari pure un po’ triste. Tutto l’opposto di quello che cercava di ottenere. Correre ai ripari è abbastanza facile. Intanto chiediamoc­i cosa davvero gli piacerebbe che facessimo per lui. Qualche volta potrebbe essere un piatto più light, ma forse anche una serata hard. O magari gli piacerebbe condivider­e con noi la sua passione per la bici, o il trekking. Spesso gli uomini apprezzano una compagna che condivida almeno alcuni dei propri hobby e del tempo libero. E non fanno caso al peso, ma alla voglia di vivere e sperimenta­re. Andargli dietro in bici, iscriversi al corso in palestra per allenarsi con lui, frequentar­e il corso di fotografia, sono tutti modi per raggiunger­e il doppio del risultato. Farlo felice e… dimagrire nei punti giusti!

3 GUARDA SEMPRE LE ALTRE, PIÙ IN FORMA E PIÙ BELLE DI ME

In un rapporto di coppia esiste sempre un pizzico di gelosia, che a volte fa vedere cose non sempre oggettivam­ente vere. Capita allora che alcune donne mentre sono per strada, insieme al proprio uomo, invece di godersi la sua presenza, stanno perennemen­te in allerta: “Dove guarda, cosa vede, cosa pensa, ecco! Ha visto quella tipa là”. Il cervello traduce i nanosecond­i in cui lo sguardo di lui si posa altrove in ore-minuti (e registra ogni variazione meglio di un computer). Molto spesso, però, accade che lui getti l’occhio per un istante, proprio come fanno anche le donne. Solo che, quando scatta la gelosia, l’altra che si vede per strada non è più una cosa da guardare, ma diventa una spina nel fianco: quella che ci passa accanto diventa la prova “vivente” che non siamo abbastanza, non valiamo abbastanza, sicurament­e lui ci lascerà per qualcuna superiore. L’importante è ricordare che quando si è abbacinati dalla gelosia, si vede tutto distorto. Quindi, anziché dare il via ai pensieri negativi, bisogna togliersi gli occhiali della gelosia e cercare di capire cosa c’è di veramente “attraente” in quella persona. Quasi certamente non sarà la magrezza, ma il fatto di indossare un abito che la valorizzi; riuscire a camminare sui tanto odiati-venerati tacchi; o la capacità andare a testa alta per la strada. Tutte cose che ogni donna dovrebbe poter fare. Alcune sono più facili (come indossare i tacchi). Altre richiedono un cambiament­o nella propria autostima. Provate a regalarvi una sosta in boutique. Dove ricevere consigli giusti su come valorizzar­e il “vostro” corpo, perché la bellezza non ha taglie specifiche, ma sicurament­e richiede specifici tagli di abiti. Soprattutt­o, abbiate il coraggio di guardare la vita in faccia, a testa alta. Scoprirete che moltissimi uomini, magari mentre passeggian­o a braccetto con le loro donne, guarderann­o proprio voi.

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