L' importanza della diagnosi
«La fibrosi polmonare idiopatica (Ipf) è una patologia rara, irreversibile e progressiva. Colpisce in Italia circa 16 persone ogni 100mila abitanti, soprattutto uomini di età superiore ai 50 anni», spiega il professor Carlo Vancheri, direttore del Centro di riferimento regionale per la prevenzione, diagnosi e cura delle malattie rare del polmone di Catania. «Spesso la diagnosi viene fatta troppo tardi anche perché i sintomi (tosse secca e persistente, dispnea, ovvero mancanza di fiato) possono essere confusi con altre malattie polmonari. Riconoscere l’Ipf e arrivare il più rapidamente possibile al trattamento è invece fondamentale: solo così è possibile rallentarne la progressione, aumentare il
tempo di sopravvivenza e migliorare la qualità di vita del paziente». Per questo, ha preso il via la campagna di sensibilizzazione “FightIpf”, progetto internazionale promosso da Roche e realizzato in Italia con il supporto dell’intergruppo parlamentare per le Malattie rare e delle principali associazioni di pazienti presenti sul territorio. Tra i suoi scopi c’è anche quello di generare comprensione sulle difficoltà e sulle sfide di chi vive ogni giorno con questo grave problema.
È stata attivata inoltre una piattaforma ( fightipf.it) che riunisce in un unico spazio digitale pazienti e medici specialisti: per fornire informazioni sull’Ipf e su come gestirla al meglio e mettere a disposizione di tutti le esperienze di chi, medici, pazienti e familiari, lotta ogni giorno contro questa patologia.