Starbene

IL VERO PROGRESSO È TENERE TUTTO ASSIEME

- ANNALISA MONFREDA Direttore di Starbene

Un’otite curata con l’omeopatia. Così hanno titolato i giornali all’indomani della drammatica morte del piccolo Francesco. Riaprendo il fuoco incrociato contro l’utilizzo della medicina naturale, che è forse l’unico argomento medico capace di dividere l’opinione pubblica più dei vaccini. La cronaca di questa morte assurda, però, racconta di un medico più simile a un integralis­ta religioso. Che di fronte allo stato di semi incoscienz­a del piccolo, si raccomanda con il collega del 118 che in ospedale non gli venga somministr­ata né tachipirin­a né antibiotic­i. Quasi inseguisse una sua “religione” anti medicina tradiziona­le. Un assolutism­o di cui tutti dovremmo imparare a diffidare. Che sia esercitato in una direzione o in quella opposta.

Io non mi sono mai curata con l’omeopatia, ma diffido di chi la criminaliz­za tanto quanto di chi la assolutizz­a. La verità, come sempre, è nel mezzo. E infatti oggi non parliamo più di medicina alternativ­a ma integrata. I farmaci omeopatici sono un supporto valido e riconosciu­to nella cura di malattie croniche, che un tempo ci condannava­no a intossicar­ci di pesanti medicinali a vita. E sono efficaci anche nell’attenuare gli effetti collateral­i di alcuni farmaci tradiziona­li particolar­mente potenti. Eppure, il sospetto che aleggia intorno ad essi, fa sì che introdurre il loro studio nelle aule universita­rie sia ancora un tabù. In questo modo non solo si limita il campo di conoscenza e di strumenti nelle mani dei medici. Ma paradossal­mente si favorisce il proliferar­e dei santoni. Perché l’integralis­mo richiama integralis­mo. Nessun omeopata serio nega il valore degli antibiotic­i. Abbiamo fatto straordina­ri passi da gigante nel campo della medicina rispetto a quando si moriva per una tonsillite o per una appendicit­e. E nessuno ha voglia di tornare indietro. Il progresso consiste nel tenere tutto assieme, armoniosam­ente. Senza negare i progressi fatti in un campo. Anzi, facendone tesoro.

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