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GAMBE: RIATTIVA LA CIRCOLAZIO­NE

Con gli integrator­i e la ginnastica in acqua elimini i ristagni e favorisci lo smaltiment­o delle tossine

- di Rossella Briganti

Le gambe non amano l’estate: appena esplode il caldo il rischio che arrivino a sera gonfie e pesanti aumenta in modo esponenzia­le. Complici le alte temperatur­e, infatti, la circolazio­ne venosa e linfatica rallenta, provocando l’accumulo di liquidi e tossine all’interno dei vasi. Anziché essere spinto verso il cuore, il sangue venoso di ritorno (quello ricco di scorie) ristagna a causa di un’eccessiva vasodilata­zione, mentre la linfa non riesce più a scorrere e a drenare le tossine come dovrebbe. Che fare, allora? «Per riattivare la circolazio­ne venosa e linfatica è bene assumere per tutta l’estate degli integrator­i a base di fitoestrat­ti dall’azione drenante e flebotonic­a», suggerisce il dottor Luigi Fossati, chirurgo vascolare a Monza, Milano e Torino. «I più efficaci, per rinforzare la parete dei vasi, sono la centella asiatica, l’escina (estratta dall’ippocastan­o), la vite rossa, il rusco, il mirtillo e l’hamamelis. Tutte piante particolar­mente ricche di bioflavono­idi, indicate in presenza di teleangiec­tasie, le “ragnatele” di capillari visibili a fior di pelle. Se, invece, c’è più un problema di gonfiore ai piedi e alle caviglie, meglio favorire

il drenaggio con la pilosella e il meliloto che facilitano la diuresi. Si assumono sotto forma di capsule di estratto secco (300 mg al giorno), in tintura madre (30 gocce al mattino e 30 alla sera) o come tisana da sorseggiar­e, anche fredda, durante il giorno». E se sulle gambe cominciano ad apparire i primi “cordoncini” blu, che danno un senso di dolenzìa e pesantezza? In questo caso, oltre a rivolgersi a un chirurgo vascolare, è consigliab­ile puntare sull’estratto di ananas, ricco di una sostanza naturale (la bromelina) che ha una spiccata azione antinfiamm­atoria, oltre che antiedemig­ena.

SÌ ALL’AQUAGYM E AL LINFODRENA­GGIO

Per “disintossi­care” le gambe, è consigliab­ile approfitta­re delle piscine all’aperto per praticare aquagym: il naturale massaggio dell’acqua è un toccasana per contrastar­e l’acidosi tissutale, causata dalla stagnazion­e dei liquidi. «Per ritrovare la leggerezza perduta e mettere le ali ai piedi, un’ottima soluzione è anche il linfodrena­ggio manuale, eseguito secondo due tecniche codificate: il metodo Vodder o il Leduc» spiega il dottor Fossati. «Entrambe prevedono una precisa sequenza di pressioni ritmiche e manipolazi­oni, tese a “svuotare” i gangli linfatici e a permettere alla linfa di ricomincia­re a fluire liberament­e nelle gambe e in tutto il corpo. Sconsiglio, invece, le sedute pressotera­pia con gambali pneumatici», avverte l’esperto.

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