I film aiutano l’intelligenza emotiva
Quando i bambini s’immedesimano nei personaggi dello schermo (grande o piccolo che sia), sviluppano l’empatia
Ifilm e le serie tv sono materiale prezioso per sviluppare l’intelligenza emotiva dei bambini e dei ragazzi. Lo sostiene una ricerca dell’Università di Bielefeld (Germania), che dimostra come i giovani spettatori si identifichino nei personaggi e nelle loro emozioni. Ma che cos’è l’intelligenza emotiva? «L’espressione “intelligenza emotiva” (Ie) indica la consapevolezza delle emozioni proprie e altrui. È stata coniata nel 1990 da due psicologi statunitensi e resa popolare 5 anni dopo dal best seller omonimo di Daniel Goleman», spiega Valentina Liuzzi, psicologa a Como e vicepresidente del Mippe (Movimento italiano di psicologia perinatale). «In concreto, comprende una serie di abilità complesse, indispensabili nella quotidianità: percepire le emozioni, decodificarle e riconoscerle sia negli altri sia dentro di sé. Chiunque può arricchire il proprio bagaglio di Ie, per esempio osservando e collezionando esperienze di contatto umano che aiutino ad assumere il punto di vista altrui. Non è possibile, però, vivere in prima persona tutte le esperienze, soprattutto per i bambini e i ragazzi. Ecco allora che entrano in gioco le storie i cui protagonisti sono soggetti umani o umanizzati che vivono esperienze, provano emozioni e le suscitano».
COSA PUOI FARE NELLA PRATICA
«Per lo sviluppo dell’Ie esistono pellicole e programmi più o meno adatti e di qualità», sottolinea la psicologa. «Conviene perciò informarsi leggendo le recensioni. Per rendere efficace la visione, potrebbe essere utile condividerla con il figlio e poi discuterne. Lui non si fa avanti spontaneamente con le sue impressioni, emozioni e domande? Si può stimolarlo raccontando come ci si è sentiti durante una certa scena, oppure accennare una riflessione. Se è un adolescente, è molto probabile che voglia guardare i telefilm da solo: una scelta da rispettare dopo essersi informati sui contenuti e avergli chiesto perché vuole seguire quella serie anziché un’altra. Dimostrando interesse, magari chiedendo notizie sullo sviluppo della trama, si potrebbe ricevere l’invito a guardare qualche episodio con lui: un’occasione da cogliere per trasformare un momento di svago in un’esperienza emotiva condivisa».