Via gli anni con la scorza di limone
Se la consumi cruda, ricca di vitamine minerali che aiutano a contrastare l’invecchiamento dei tessuti
Per godere delle proprietà antiage della loro scorza, la prima mossa fondamentale sta nell’acquistare limoni biologici. «In questo modo saranno privi di pesticidi e sostanze chimiche che si concentrano appunto nella buccia e che possono vanificare l’azione antiossidante del frutto, perché nell’organismo favoriscono la formazione di radicali liberi», spiega la dottoressa Sara Ciastellardi, nutrizionista e omeopata a Livorno, Pisa e Grosseto.
COSA CONTIENE
Oltre a tanta vitamina C, nella scorza è presente una sostanza della famiglia dei terpeni, chiamata limonene, responsabile anche della tipica profumazione. In più, ci sono vitamina A e parecchi minerali, tra cui calcio e potassio.
PERCHÉ HA UN’AZIONE ANTIAGE
«Come molti sanno, la vitamina C è un efficace antiossidante (non a caso, il limone viene usato in cucina per evitare l’imbrunimento di vegetali come carciofi, mele e banane), molto utile per contrastare la negativa azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare», prosegue l’esperta. «Il limonene, invece, svolge un’attività antinfiammatoria, aiutando così a preservare cellule e tessuti. Studi recenti si sono poi concentrati sul possibile ruolo di questa sostanza nella protezione da alcune patologie tipiche dell’età avanzata, tra cui arteriosclerosi e neoplasie, con risultati sinora incoraggianti. Quanto alla vitamina A, altra sostanza presente nella scorza, è un nutriente fondamentale per mantenere giovani occhi, pelle e capelli. Calcio e potassio mantengono invece in salute lo sche- letro e svolgono un’azione antiage a favore dei muscoli, cuore incluso».
COME USARLA IN CUCINA
Per non disperderne le proprietà, è meglio usare la scorza cruda: «La cosa migliore è grattugiarla sull’insalata come sul risotto, oppure sul pesce a fine cottura o, ancora, sulla macedonia, per dare un tocco aromatico. La parte della buccia più ricca di nutrienti è quella esterna, di colore giallo. Invece lo strato sottostante, bianco e spugnoso, non solo è nutrizionalmente povero, ma è anche amaro, quindi conviene scartarlo», rivela la dottoressa Ciastellardi. Che conclude sottolineando anche il valore del succo di limone: «Alza il pH dell’organismo e la sua azione basificante favorisce la disintossicazione dalle sostanze di scarto che accelerano l’invecchiamento».