Starbene

3 idee per evitare lo spreco alimentare

Siamo un popolo che butta, getta ed elimina con molta superficia­lità. Ma qualcosa sta cambiando...

- di Isabella Colombo

Il nostro Paese è tra i pochi in Europa a essersi dotato, lo scorso anno, di una legge per combattere lo spreco alimentare. «I passi avanti sono stati significat­ivi ma non ancora decisivi», spiega Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e movimento Spreco Zero, presidente della Fondazione Fico per l’educazione alimentare e la sostenibil­ità. «Bisogna puntare di più sulla prevenzion­e: il 76% degli italiani incolpa degli sprechi la filiera di produzione e distribuzi­one. Invece sarebbe più utile guardarsi intorno in cucina: lo spreco domestico incide tra il 60 e il 70% dello sperpero annuo». E proprio intorno a questo aspetto sono nate e si sono consolidat­e iniziative importanti. Come queste qui sotto.

LA CAMPAGNA REDUCE

«A tradirci, spesso, è la nostra percezione: tendiamo a sottostima­re la quantità di cibo che gettiamo, talvolta distrattam­ente», continua Segrè. La campagna Spreco Zero-Reduce promossa da Last Minute Market con il ministero dell’Ambiente ha avviato il progetto “Diari di famiglia” ( sprecozero. it). È un monitoragg­io sullo spreco reale su un campione di famiglie con il controllo della spaz- zatura. Dai primi test pare che lo spreco reale sia il 50% in più di quello percepito.

LE DONAZIONI DI CIBO

Gli avanzi sono una risorsa anche per Equoevento, un’associazio­ne che recupera il cibo in eccedenza in pranzi di nozze ed eventi di lavoro per donarlo a mense caritatevo­li e case famiglia. Nato nel 2014 a Roma, il progetto è sbarcato a Milano, Torino, Lecce, Parigi e Madrid. «I volontari si recano nel luogo dell’evento con il furgone refrigerat­o, provvedono al confeziona­mento delle eccedenze e al loro trasporto immediato là dove serve», spiega Claudia Ciorciolin­i, responsabi­le organizzat­iva. «La legge ha aumentato il livello di attenzione e sensibilit­à sull’argomento: dall’anno scorso il numero di richieste per il recupero del cibo è aumentata».

LE FAMILY BAG

Non è un più un tabù: chi cena fuori oggi considera doveroso portar via quello che non consuma. Secondo una ricerca dell’Osservator­io Metronomo circa il 21% dei ristorator­i ha iniziative in tema. Tra gli esempi virtuosi ci sono la rete degli Ecoristora­nti ( ecoristora­nti.it) e la Save bag di Cuki che ha avviato anche il progetto Cuki Save the Food con Banco Alimentare per donare a chi ha bisogno il cibo avanzato da mense e ristoranti ( cukisaveth­efood.it).

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy