3 idee per evitare lo spreco alimentare
Siamo un popolo che butta, getta ed elimina con molta superficialità. Ma qualcosa sta cambiando...
Il nostro Paese è tra i pochi in Europa a essersi dotato, lo scorso anno, di una legge per combattere lo spreco alimentare. «I passi avanti sono stati significativi ma non ancora decisivi», spiega Andrea Segrè, fondatore di Last Minute Market e movimento Spreco Zero, presidente della Fondazione Fico per l’educazione alimentare e la sostenibilità. «Bisogna puntare di più sulla prevenzione: il 76% degli italiani incolpa degli sprechi la filiera di produzione e distribuzione. Invece sarebbe più utile guardarsi intorno in cucina: lo spreco domestico incide tra il 60 e il 70% dello sperpero annuo». E proprio intorno a questo aspetto sono nate e si sono consolidate iniziative importanti. Come queste qui sotto.
LA CAMPAGNA REDUCE
«A tradirci, spesso, è la nostra percezione: tendiamo a sottostimare la quantità di cibo che gettiamo, talvolta distrattamente», continua Segrè. La campagna Spreco Zero-Reduce promossa da Last Minute Market con il ministero dell’Ambiente ha avviato il progetto “Diari di famiglia” ( sprecozero. it). È un monitoraggio sullo spreco reale su un campione di famiglie con il controllo della spaz- zatura. Dai primi test pare che lo spreco reale sia il 50% in più di quello percepito.
LE DONAZIONI DI CIBO
Gli avanzi sono una risorsa anche per Equoevento, un’associazione che recupera il cibo in eccedenza in pranzi di nozze ed eventi di lavoro per donarlo a mense caritatevoli e case famiglia. Nato nel 2014 a Roma, il progetto è sbarcato a Milano, Torino, Lecce, Parigi e Madrid. «I volontari si recano nel luogo dell’evento con il furgone refrigerato, provvedono al confezionamento delle eccedenze e al loro trasporto immediato là dove serve», spiega Claudia Ciorciolini, responsabile organizzativa. «La legge ha aumentato il livello di attenzione e sensibilità sull’argomento: dall’anno scorso il numero di richieste per il recupero del cibo è aumentata».
LE FAMILY BAG
Non è un più un tabù: chi cena fuori oggi considera doveroso portar via quello che non consuma. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Metronomo circa il 21% dei ristoratori ha iniziative in tema. Tra gli esempi virtuosi ci sono la rete degli Ecoristoranti ( ecoristoranti.it) e la Save bag di Cuki che ha avviato anche il progetto Cuki Save the Food con Banco Alimentare per donare a chi ha bisogno il cibo avanzato da mense e ristoranti ( cukisavethefood.it).