QUELLI CHE... METTONO UN VOTO A TUTTO
Di ritorno da una cena fuori o da un viaggio, prima o poi arriva il momento in cui mio marito si isola da tutto e tutti per perdersi davanti allo schermo del suo cellulare. Niente di così degno di nota, se non fosse che in queste particolari occasioni riemerge di tanto in tanto dall’isolamento per chiamare in soccorso la memoria mia e delle bambine sull’esperienza appena fatta. Allora capiamo, senza ombra di dubbio, che sta scrivendo una recensione sul web.
Farlo è un dovere morale per chi, come lui, ha un’incrollabile fiducia nel consiglio social.
Vi ricorre per qualsiasi cosa. Quando deve comprare una lavatrice, prenotare un albergo o scaricare un’applicazione. Da queste sessioni di lettura delle recensioni altrui, esce solitamente pieno di certezze ma soprattutto con una competenza enciclopedica sull’argomento, al punto da apparire volta per volta un idraulico, una guida turistica o uno sviluppatore web. E devo ammettere che raramente le scelte che fa si rivelano sbagliate.
Anche io “guardo” le recensioni prima di comprare o prenotare qualcosa. Mi limito, però, alla votazione espressa con cuori o stelline oppure a qualche frase rubata qua e là. Il risultato non è lo stesso. Se ne sono accorte persino le nostre figlie. Che durante i viaggi itineranti hanno preso l’abitudine di chiedere: chi ha prenotato il prossimo albergo? La risposta “papà” è garanzia di certezze (piscina, wi-fi, pulizia, parcheggio interno, aria condizionata). La risposta “mamma” equivale a imprevisto in agguato. In fondo, è grazie alle mie letture sommarie di recensioni che abbiamo collezionato le esperienze peggiori.
Il giudizio degli altri è un’opportunità, se sai come usarlo, o una trappola, se te ne servi superficialmente. Ecco perché ho letto tutto d’un fiato il pezzo a pag. 82: una guida per imparare a leggere e a scrivere recensioni correttamente. Consigliatissimo!