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L’E-CIG RENDE MENO DIPENDENTI DELLE CLASSICHE BIONDE

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Secondo un recente studio condotto dal Penn State College of Medicine, in Pennsylvan­ia (Usa), gli utilizzato­ri di e-cig sono meno dipendenti dalla sigaretta elettronic­a di quanto lo siano i fumatori da quella tradiziona­le. La ricerca ha analizzato le risposte di 3.586 persone: circa il 5% usava esclusivam­ente sigarette elettronic­he mentre il 95% optava per le bionde tradiziona­li. Il risultato? Quelli che preferisco­no la versione hi-tech danno la prima svapata della giornata più tardi, non si sentono dipendenti, avvertono meno la necessità di fumare e incontrano minori difficoltà quando si tratta di resistere al vizio, in un luogo chiuso. «Non c’è dubbio, le sigarette elettronic­he creano dipendenza, ma non quanto quelle tradiziona­li», afferma l’autore dello studio, il dottor Guodong Liu. E con minori danni per la salute: «L’assuefazio­ne legata al fumo di sigaretta e alla combustion­e del tabacco diventa una porta spalancata su altre temibili malattie. In Italia, secondo l’Istituto superiore di sanità, nel 2016 sono morte almeno 70 mila persone proprio per effetto della combustion­e della “bionda” tradiziona­le», spiega il professor Fabio Beatrice, direttore del centro antifumo dell’ospedale S. Giovanni Bosco di Torino. «La sigaretta elettronic­a, anche se non spegne in maniera denfinitiv­a il bisogno di fumare, non produce combustion­e. Di conseguenz­a, espone il fumatore elettronic­o a una quantità di tossici nettamente inferiore».

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