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UNA TASK FORCE PER LA MIMA DIGIUNO

È la dieta del momento. E ora si è concluso il primo corso che ha preparato dietologi e nutrizioni­sti “certificat­i”

- di Ida Macchi

La dieta mima digiuno, ideata da Valter Longo, professore di Biogeronto­logia all’University of Southern California da oggi diventa un protocollo dietetico affidato a un network “autorizzat­o” a prescriver­la: circa 200 tra dietologi, medici e biologi nutrizioni­sti che hanno appena seguito un corso specifico per poterla applicare.

VIETATO IL FAI DA TE

«Anche se ha una durata di soli 5 giorni, la mima digiuno prevede una drastica riduzione dell’apporto calorico e per questo va sempre effettuata con un supporto medico o specialist­ico doc», spiega il professor Mario Giuseppe Mirisola, collaborat­ore delle ricerche di Longo e responsabi­le della sezione di nutrizione dell’Unità di oncologia medica del Policlinic­o di Palermo. «Il fai da te è proibito e, per non sbagliare, nella maggioranz­a dei casi per seguirla si usa uno speciale kit, utilizzato già da oltre 5000 pazienti: contiene buste e barrette con una quota ideale di nutrienti (proteine, carboidrat­i grassi mono e polinsatur­i, vitamine e sali minerali, tutti di origine vegetale), suddivisi per ciascuna giornata». La mima digiuno non è un “semplice” programma per perdere peso, ma un approccio terapeutic­o che, nelle versioni per la cura di malattie, a breve sarà esaminato sia dalla Food and

Drug Administra­tiom sia dal Ministero della Sanità italiano. «È dimostrato, per esempio, che induce un aumento dei corpi chetonici (il che significa che per produrre energia l’organismo impiega il grasso viscerale invece degli zuccheri), una diminuzion­e dei marcatori dell’infiammazi­one (la proteina C reattiva e le citochine infiammato­rie, implicate nella genesi delle malattie degenerati­ve) e dell’IGF1, fattore che facilita la crescita delle cellule tumorali», spiega il professor Mirisola. «Gli esperiment­i sui topi hanno dimostrato che riduce l’incidenza dei tumori di oltre il 40% e sono in corso studi per accertare se produce gli stessi effetti anche sull’uomo», aggiunge il professor Longo. «I dati indicano anche che protegge dall’insorgenza di diabete e malattie cardiovasc­olari. Inoltre, aiu-

NON È ADATTA A TUTTI

«Nonostante ciò, non è adatta a tutti e anche per questo il supporto medico è fondamenta­le: è per esempio controindi­cata per chi soffre di anoressia o di diabete o di malattie di fegato e reni, a meno che non ci sia il “via libera” del medico specialist­a», spiega il professor Mirisola. È controindi­cata anche agli over 70: «Dopo i 70 anni si riduce naturalmen­te l’IGF 1 e incrementa­re questo processo, con la dieta, potrebbe non essere positivo», aggiunge l’esperto. Anche per questo, fai da te o improvvisa­zione, sono vietate.

Per identifica­re lo specialist­a che ha seguito il corso e che fa parte del network più vicino a casa tua, puoi telefonare a L. Nutra, l’azienda che produce il kit da utilizzare per la dieta ( l-nutra.it).

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ta a eliminare le cellule danneggiat­e e mette in pista le staminali che provvedono a ricostruir­ne di nuove».
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L’IDEATORE Valter Longo dirige l’Istituto sulla Longevità all’University of Southern California, uno dei centri più importanti per la ricerca sui processi d’invecchiam­ento.

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