Starbene

RESPIRA E CALMATI

Ansia e agitazione sono nemiche del sonno. Però, se segui le mosse suggerite dall’esperta, in 10 minuti sei pronta ad addormenta­rti

- di Silvia Calvi

Addormenta­rsi con un respiro? Sì, perché il ritmo con cui compiamo questo semplice gesto ha il potere di condiziona­re la mente, come spiega nel suo ultimo libro la breath coach londinese Rebecca Dennis ( Pensa solo a respirare, Armenia editore). «Quando, per esempio, siamo in ansia per qualcosa, il respiro diventa automatica­mente più corto, si “spezza”. Ma se agiamo sulla volontà e ci sforziamo di respirare profondame­nte per 3 o 4 minuti, l’ansia diminuisce o addirittur­a scompare, spiega Patrizia Marapodi, insegnante di yoga a Roma. Con il suo aiuto, allora, ecco tre esercizi da praticare tutte le volte che si fatica a prendere sonno o quando capita di svegliarsi nel cuore della notte in preda all’inquietudi­ne.

1 L’esercizio del respiro lunare

Non te ne accorgi eppure, ogni due ore e mezza circa, respiri più intensamen­te da una narice che da quell’altra: prima la destra, poi la sinistra, e così via in un alternarsi che è legato ai ritmi della giornata. «Quando prevale la narice destra, siamo più attivi, con la sinistra invece ci rilassiamo», spiega l’esperta. L’esercizio “pronto soccorso” per prendere sonno, quindi, è semplice: con il polpastrel­lo dell’indice della mano destra va chiusa la narice corrispond­ente e per 5-6 minuti devi respirare solo dalla sinistra, restando concentrat­a sul suono dell’aria che entra ed esce. «È come se ordinassi alla tua mente di rallentare e calmare il flusso di pensieri che ti rende agitata e nervosa».

2 Ill “massaggio” della mente

Seduta (a terra, sul letto o su una sedia) con la schiena ben dritta e appoggiata, fai tre rotazioni all’indietro delle spalle. A questo punto inizia a respirare profondame­nte, ispirando dal naso ed espirando dalla bocca: durante l’espirazion­e devi emettere il mantra “om” (prolungand­o la “m”), un suono primordial­e che ha il potere di fermare la mente. Al termine di ogni espirazion­e tocca con la lingua il palato. Poi ricomincia a inspirare. Il palato ha molte terminazio­ni nervose collegate al cervello, così è come facessi un “massaggio” alla mente. L’esercizio può proseguire da 3 a 7 minuti, poi concludi con tre respiri normali.

3 Il bilanciame­nto energetico

La posizione di partenza è da seduti (su una sedia, sul letto o a terra) con la schiena dritta, la braccia rilassate e le mani sulle ginocchia. Ruota il palmo sinistro verso il soffitto e porta il braccio destro lungo il corpo, con i polpastrel­li della mano che toccano terra (ossia, il pavimento, materasso o sedile della sedia). Stando in questa posizione, chiudi gli occhi e respira in modo normale per diversi minuti (anche 10): man mano avvertirai una sensazione di freschezza sul palmo sinistro e dei formicolii nella mano destra. «Vuol dire che stai scaricando l’energia in eccesso e ti stai rilassando», commenta l’esperta. «Accogli queste sensazioni e mantieni la posizione finché ti sentirai tranquilla». E pronta a prendere sonno.

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