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Tutta la verità su...

Spesso scelti come migliore fonte di proteine in alternativ­a alla carne, in realtà non sono così “light” e nemmeno così nutriziona­lmente validi. Scopri perché

- di Francesca Soccorsi

Gli hamburger di soia

Vanno di moda gli hamburger di soia e non solo fra i vegetarian­i: anche molti onnivori li alternano alle proteine animali, pensando di consumare un alimento genuino. Ma ciò che è vegetale è automatica­mente sano? Facciamo chiarezza con la dottoressa Sara Ciastellar­di, nutrizioni­sta e omeopata a Livorno, Pisa e Grosseto.

NON SERVONO ALLA DIETA

Questi prodotti non fanno ingrassare meno della carne: un burger di soia ha circa 130 calorie, come un filetto di medie dimensioni. «E la carne è più sana: la gran parte degli hamburger vegetali, infatti, oltre alla soia contiene grassi scadenti, esaltatori di sapidità come il glutammato, sale, coloranti, conservant­i e zuccheri. È vero, con la carne rossa non bisogna esagerare perché ha tanti grassi saturi, ma per fare scorta di proteine è meglio una buona bistecca, da alternare a legumi, pesce e uova, rispetto a un prodotto di soia lavorato», chiarisce Sara Ciastellar­di.

TUTTO UN ALTRO ALIMENTO

La soia che arriva sulle nostre tavole non è come quella delle ricette tradiziona­li: «In Oriente si usa soia fermentata, mentre da noi abbondano cibi industrial­i a base di proteine isolate, ovvero di polveri», spiega l’esperta. Una differenza importante: «Anche se ben lavata e cotta a lungo, la soia non fermentata contiene composti “antinutrie­nti” che ostacolano la sintesi delle proteine e l’assorbimen­to di minerali - calcio, ferro e zinco - e di alcune vitamine».

C’È ANCHE UN RISCHIO ORMONALE Infine, va fatta attenzione agli isoflavoni della soia: «Hanno una struttura analoga a quella di un estrogeno usato per ridurre i sintomi della menopausa. Ma è ormai assodato che troppi ormoni non giovano alla salute: nelle donne sale il rischio di tumore al seno e di disfunzion­i delle ovaie; nell’uomo si altera la funzionali­tà dei testicoli. E in entrambi i sessi possono essere compromess­e la secrezione degli ormoni sessuali e l’attività della tiroide», avverte la professore­ssa Adriana Bonifacino, responsabi­le dell’Unità di senologia dell’ospedale Sant’Andrea di Roma.

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