«Ho perso 18 chili con lo yoga»
Dopo tre gravidanze Cinzia non si riconosceva più, ma non riusciva a tornare in forma. A darle forza è stata l’antica disciplina indiana
Sognavo sin da ragazzina di avere figli, più di uno, ma non avrei mai immaginato che le tre gravidanze mi sarebbero costate 18 chili in più rispetto al mio peso forma. Prima Anna, poi Riccardo, infine Lorenzo. I miei bimbi avevano rimodellato il mio corpo e io, evidentemente, mi ero lasciata andare, travolta dal ruolo di chioccia. Il mio percorso per ritornare alla vecchia taglia è iniziato casualmente quando, un giorno di ormai sette anni fa, ho visto la mia immagine riflessa nello specchio e non mi sono riconosciuta. Avevo l’addome così prominente che faticavo a piegarmi. Le cosce erano così tornite da darmi fastidio dopo una camminata anche breve. Piedi e caviglie erano perennemente gonfi e le ginocchia dolenti, caricate da troppo peso. Ma soprattutto il mio sguardo era spento, triste.
LA PALESTRA MI ANNOIAVA
Volevo sentirmi di nuovo padrona del mio corpo, poter tornare a lavorare nel bar della mia famiglia ed essere una mamma attiva, divertente e coinvolgente per i miei bimbi. Il primo passo è stata la dieta: ho contattato un medico specializzato in nutrizione che ha dato una regolata al mio modo compulsivo e distratto di mangiare. Niente più pasti a tutte le ore, cibi pronti e bibite gassate, bensì ricche colazioni con tanta frutta e cene a base di verdura. Persi i primi 5 chili, e travolta dall’entusiasmo, ho iniziato a frequentare una palestra. Volevo accelerare i tempi, tonificare soprattutto glutei e addome e ritrovare una forma più femminile. Sono passata, in 4 mesi, da tutti i corsi. Prima la zumba, che mi sfiancava; poi il gag, che mi annoiava; lo step, che mi ha provocato un’infiammazione alle ginocchia, e l’aerobic pump, con musica e pesi, che per me era troppo difficile. Avevo bisogno di qualcosa di diverso, che mi permettesse di muovermi con i miei tempi, la mia consapevolezza, e allo stesso tempo fosse tonificante: pur avendo perso già 8 chili, non avevo una bella silhouette.
ALL’INIZIO HO FATTO MOLTA FATICA
La soluzione è arrivata da Serena, una amica di lunga data con cui ogni tanto uscivo, per evadere dalle mille cose da fare e concedermi quattro chiacchiere e un aperitivo. Praticava yoga da sempre, mentre io non l’avevo mai preso in considerazione. Quando le ho detto che stavo cercando un modo per tornare in forma e per affrontare la parte più dura del mio percorso di dimagrimento, quella contro gli ultimi 10 tostissimi chili che non se ne volevano andare, mi ha letteralmente trascinata al centro yoga. Si trattava di una palestra
dedicata all’ashtanga, uno stile impegnativo e molto dinamico, dove fondamentali sono anche l’uso del drishti, lo sguardo; dei bandha, le contrazioni muscolari finalizzate a incanalare al meglio l’energia; e dell’ujjayi, il respiro, che aiuta a focalizzarsi sui propri obiettivi. All’inizio, devo essere sincera, avevo enormi difficoltà. Mi ero inserita in un gruppo già avviato, l’istruttore continuava a dirmi che bastava facessi del mio meglio e che, anche se non riuscivo a raggiungere la forza e la flessibilità delle mie compagne di corso, andava bene. Ma io mi sentivo davvero imbranata e alcune asana (posizioni) erano davvero impossibili. Però, soprattutto grazie a Serena, non ho mollato. Mi ha letteralmente costretta a frequentare le lezioni con lei, due volte a settimana. E poi la domenica pomeriggio organizzava delle passeggiate per i nostri bimbi con i papà, così io e lei, insieme, potevamo praticare yoga.
ORA MI SENTO PIÙ BELLA, ANCHE DENTRO
C’è voluta tanta caparbietà ma alla fine, a un anno circa dal mio primo ingresso in quel centro, sono riuscita a seguire tutta la lezione. Certo, non tutti gli esercizi erano perfetti, ma per me era già una gran soddisfazione. La passione ha continuato a crescere e l’anno scorso mi sono regalata, con Serena e altre due amiche del gruppo, una vacanza immerse nel nulla, in un’isoletta della Grecia, tutta dedicata allo yoga. Ho anche concluso il mio percorso con il nutrizionista, smaltendo tutti i 18 chili che avevo accumulato: adesso mangio pensando di nutrire il mio corpo, senza ingurgitare cibo inutile come facevo prima. Mi sento forte, energica, piena di vitalità. Ho voglia di condividere, di crescere insieme ai miei bimbi, e mi ritaglio, tre volte a settimana, del tempo libero per la pratica. Non è tempo rubato alla famiglia o al lavoro. Sono ore fondamentali per stare bene, per riuscire a dedicarmi agli altri. Sono più bella, dentro e fuori, e non mi vergogno di dirlo. Anzi, spero di contagiare, come è riuscita a fare Serena con me, qualche amica che vive inseguendo il tempo. Perché ora io non mi lascio più sopraffare: ho imparato a gestire gli impegni, adattandoli alle mie esigenze.
«OGGI PRATICO LE ASANA 3 VOLTE ALLA SETTIMANA. MI HANNO INSEGNATO A FOCALIZZARE I MIEI OBIETTIVI E REGALATO UN CORPO TONICO».