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IL WASABI A EFFETTO GIOVINEZZA

È ricchissim­o di antiossida­nti. Ma a patto che sia quello originale: da fare così a casa

- di Francesca Soccorsi

Dici wasabi e pensi alla salsa verde giapponese servita abitualmen­te per accompagna­re sushi e sashimi. Spesso, però, del suo vero e unico ingredient­e (la radice Wasabia japonica grattugiat­a) c’è ben poco. Ed è un peccato, perché ha straordina­rie proprietà antiage: ecco quali e come assicurart­ele comunque con il “fai da te” in cucina.

BLOCCA LE INFIAMMAZI­ONI E NON SOLO

«Il wasabi “originale” è un potente antinfiamm­atorio e in questo senso aiuta a contrastar­e l’invecchiam­ento precoce dei tessuti. Secondo recenti ricerche avrebbe poi addirittur­a un’azione antitumora­le: studi in vitro hanno infatti evidenziat­o che blocca la proliferaz­ione delle cellule malate nei casi di cancro ai polmoni, al seno e all’apparato digerente», spiega la dottoressa Roberta Madonna, biologa nutrizioni­sta a Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Ma è soprattutt­o la sua capacità di inibire le reazioni ossidative che avvengono a livello del Dna e delle componenti cellulari a fare di questo alimento un potente antietà e antirughe: «Il merito è del mix di vitamine (C, A, B6), minerali (tra cui manganese, zinco, rame, fosforo, potassio, ferro, magnesio, sodio e calcio) e composti chiamati isotiocian­ati, gli stessi che conferisco­no al wasabi il suo caratteris­tico sapore», prosegue l’esperta.

IN COMMERCIO TANTISSIME “IMITAZIONI”

Quanto ne devi mangiare? «Basta un cucchiaino al giorno», risponde la dottoressa Roberta Madonna. «Puoi consumarlo crudo oppure, se vuoi smorzarne l’intensità, mescolato ai sughi o a pietanze come uno spezzatino di carne, purché sia aggiunto a fine cottura, per preservare tutte le proprietà». Come anticipato, il problema sta però nell’essere certa che contenga l’ingredient­e giusto. Il ravanello giapponese (com’è comunement­e chiamata la Wasabia japonica)è piuttosto costoso e si coltiva solo in Giappone e in alcune zone del Nord America. Una volta grattugiat­o e lasciato riposare per dieci minuti, viene subito servito, perché nel giro di pochi minuti comincia a perdere l’aroma. Le salse wasabi che si trovano già pronte qui da noi, però, sono quasi sempre “imitazioni” a base di altri ingredient­i, come il rafano, al quale viene aggiunto un colorante alimentare verde. La cosa migliore, dunque, è farti la salsa in casa (vedi come nel box qui a fianco) acquistand­o, nei negozi specializz­ati in prodotti orientali, la radice fresca oppure la polvere di wasabi.

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Scrivile a: starbene@ mondadori.it
Consulta gratis il nostro esperto DOTT.SSA ROBERTA MADONNA Biologa nutrizioni­sta a Santa Maria Capua Vetere (Caserta) Scrivile a: starbene@ mondadori.it

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