I fanghi per combattere i cuscinetti
Perché funzionano Dopo l’estate è facile trovarsi con qualche centimetro in più su addome e fianchi.
O di notare un peggioramento dell’aspetto a buccia d’arancia della pelle, complice uno stile di vita meno equilibrato e un accumulo di tossine. «I fanghi termali, specie quelli salsobromoiodici, sono un toccasana», spiega la dottoressa Maria Gabriella Di Russo. «Agiscono per osmosi: il contenuto elevato di sali richiama i liquidi in superficie, che vengono poi eliminati dall’organismo. Non solo: alcuni elementi, come lo iodio, attivano il metabolismo delle cellule, che bruciano più grassi e stimolano la microcircolazione. Ecco perché dopo una cura di fanghi diminuiscono il girovita e il girocoscia, fino a tre centimetri. Ideali sarbbero due applicazioni alla settimana, per un mese, ripetendo il ciclo ogni 3-4 mesi».
Il trattamento scelto per te Alle Terme di Sirmione si utilizza il fango per un effetto rimodellante. «Svolge una naturale azione esfoliante e rimineralizza la pelle. Inoltre, grazie a un particolare microrganismo che contiene è anche decongestionante: una marcia in più per combattere i tessuti infiammati dalla cellulite», spiega Catia De Marie, Spa manager. Su tutto il corpo, seno e braccia compresi, si applica una miscela tiepida composta da fango, acqua termale, oli essenziali drenanti e un crema dall’effetto riducente. Dopo una posa di 20 minuti, si prosegue con una doccia e l’applicazione di un anticellulite, a base di alghe, escina e caffeina. Il trattamento dura 50 minuti e costa 40 €.