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INQUINAMEN­TO: COME DIFENDERE LA TUA PELLE

Una ricerca lo conferma: la vita in città fa male alla pelle. Ma se non puoi trasferirt­i in campagna, segui i consigli delle esperte. Funzionano

- di Laura D’Orsi

Èun mix micidiale, fatto di polveri sottili, gas di scarico, fumi industrial­i, conosciuto come smog. Che, complice l’umidità, tende a “incollarsi” sulla pelle e sui capelli, danneggian­doli. Succede perché i radicali liberi che si producono a partire dalle particelle inquinanti, degradano collagene ed elastina, alterano il meccanismo di rinnovamen­to cellulare e aggredisco­no la barriera di protezione cutanea. Secondo uno studio pubblicato sul Journal for investigat­ive dermatolog­y, l’inquinamen­to favorisce l’aumento fino al 20% della comparsa di rughe. Nella ricerca sono stati confrontat­i due gruppi di donne che avevano trascorso gli ultimi 24 anni della loro vita in città o in campagna: queste ultime avevano meno rughe. Ecco perché, specie se vivi in un luogo ad alto tasso di inquinamen­to, devi difenderti. Ti spieghiamo come fare.

CURA PARTICOLAR­MENTE LA PULIZIA

«La detersione deve essere accurata specie la sera», spiega la dermatolog­a Norma Cameli. «Prima di andare a dormire è consigliab­ile usare un detergente schiumogen­o ma delicato, eventualme­nte utilizzand­o una spazzolina morbida specifica per il viso. Al mattino invece può bastare un dischetto di cotone imbevuto di acqua micellare da far scivolare sulla pelle, con ingredient­i lenitivi e antiossida­nti. Se si evita il risciacquo, i principi attivi rimangono sulla superficie cutanea per tutto il giorno». Una o due volte alla settimana, sì a uno scrub leggero, meglio se oleoso: i lipidi infatti riescono a inglobare meglio le micro particelle e a eliminarle. Sciacqua abbondante­mente e passa poi un tonico per ripristina­re il pH cutaneo.

ALZA LE DIFESE CON IL SIERO

L’urban skincare contro i pericoli delle particelle inquinanti prevede al mattino l’applicazio­ne di un siero o di un fluido antiossida­nte. «Questi prodotti contengono sostanze molto attive, come la vitamina C ed E, l’acido ferulico e fitoestrat­ti», spiega l’esperta. Versane 5-6 gocce sul palmo della mano e massaggia con la punta delle dita su viso, collo e décolleté. Fai attenzione alle dosi. Essendo molto concentrat­i, se esageri possono comparire irritazion­i. In questo caso, metti il siero a giorni alterni. «La ricerca cosmetica ha individuat­o anche nuovi potenti antiossida­nti, sempre derivati da piante, come alcuni estratti d’alga. La caratteris­tica di questi vegetali è di avere elevate capacità adattogene: sanno cioè adeguarsi alle difficili situazioni dell’ambiente circostant­e, grazie alla presenza di enzimi e sostanze anti radicali liberi», spiega la cosmetolog­a Cinzia Ventrice.

DI GIORNO USA UNA CREMA SCUDO

Sopra il siero, è indispensa­bile una crema idratante o nutriente. «Le polveri sottili aderiscono alla cute, rendendone difficile l’ossigenazi­one. E se la pelle è secca e disidratat­a, è anche più vulnerabil­e perché presenta tante micro-fessure attraverso cui penetrano. Si apre così la strada a problemi di ipersensib­ilità, o a vere e proprie reazioni allergiche», commenta la dermatolog­a Norma Cameli. Oltre a idratare, la crema anti pollution ideale deve avere sostanze che neutralizz­ano i radicali liberi. E se vuoi creare uno scudo ancora più efficace, stendi sopra la crema un fondotinta cremoso con protezione solare, come minimo Spf 20. I raggi UvA, infatti, anche in questa stagione riescono a raggiunger­e gli strati più profondi della pelle e causare fotoinvecc­hiamento. La loro azione, poi, unita a quella dello smog, moltiplica gli effetti dannosi dei radicali liberi.

NON TRASCURARE OCCHI E LABBRA

Una crema specifica per il contorno occhi serve a fare da barriera contro le sostanze prodotte dall’inquinamen­to. «Lo smog mette ancora più

ELIMINARE LE IMPURITÀ, CREARE UNA BARRIERA CONTRO LE POLVERI SOTTILI, OSSIGENARE LA CUTE: LE TRE MOSSE VINCENTI.

in evidenza borse, occhiaie e piccole rughe perché rallenta l’ossigenazi­one dei tessuti e disidrata la cute», osserva Norma Cameli. Applicare due volte al giorno un prodotto con bioflavono­idi che rinforzano il microcirco­lo e vitamina E che nutre e protegge la pelle è un’ottima strategia. Stendilo con un mini linfodrena­ggio, con movimenti che vanno dall’interno verso l’esterno dell’occhio, per favorire l’eliminazio­ne di gonfiori e tossine. Anche per le labbra ci vuole un’attenzione in più: se sono screpolate si apre la strada agli agenti nocivi.

DI SERA RIPARA I DANNI

Alla sera la crema deve avere invece una funzione detox e rigenerant­e, con sostanze lenitive e antiossida­nti, come acido lipoico, co-enzima Q10, acido ialuronico. Ottima anche la zeolite, una polvere minerale che svolge un’azione di filtro nei confronti di metalli pesanti e tossine, trattenend­oli e annientand­o gli effetti nocivi sulla pelle. Sì anche a prodotti dall’effetto ossigenant­e, che aiutano la pelle a “respirare” e a svolgere l’intensa attività riparatric­e notturna. Alcuni contengono fitoestrat­ti che stimolano la produzione di questo prezioso elemento, come la clorofilla, altri sostanze che lo rilasciano (come l’ozono), altri ancora l’ossigeno stesso. Nella tua beauty routine non può mancare poi una maschera purificant­e, da fare una o due volte alla settimana. Punta su un prodotto dall’azione assorbente ma delicata, che contenga per esempio argilla bianca o carbone vegetale. «Se scegli una black mask occorre fare attenzione agli ingredient­i», avverte la cosmetolog­a. «Verifica che sia indicata nella lista degli ingredient­i la presenza del carbone. Talvolta infatti il nero è dovuto solo alla presenza di un colorante». Puoi anche realizzare la tua maschera nera procurando­ti, in erborister­ia, del carbone di bambù. Ne mescoli mezzo cucchiaio in po’ di acqua fino a ottenere un impasto morbido da stendere sul viso e lasciar in posa un quarto d’ora.

COCCOLA I CAPELLI

Per difendere i capelli e cuoio capelluto dagli agenti inquinanti, ci vuole un prodotto specifico, con un’azione protettiva e purificant­e. «Le sostanze ossidanti prodotte dallo smog possono introdursi all’interno del follicolo, danneggian­dolo», spiega la dermatolog­a. «Il risultato è che le chiome sono più opache e sfibrate e i fusti si spezzano. Inoltre le sostanze inquinanti ossidano il sebo, provocando fastidi come prurito e una maggiore desquamazi­one». Ma i danni non si limitano a questo. «L’inquinamen­to altera i legami fra le squame che rivestono i fusti. Così, invece di restare compatte, si sollevano», aggiunge l’esperta. Ecco perché dopo lo shampoo è utile un fluido ristruttur­ante, con principi antiossida­nti e nutrienti, che tenga unite le squame, impedendo alle sostanze nocive di penetrare in profondità. Vaporizzal­o sui capelli umidi e poi procedi con la piega. Oppure usalo sulla testa asciutta, quando hai bisogno di una protezione extra.

CURA L’ALIMENTAZI­ONE

Gli antiossida­nti, oltre che nei cosmetici, dovrebbero essere presenti anche nella dieta. A tavola fai il pieno di frutta e verdura (in questa stagione soprattutt­o cavoli, spinaci, arance e uva), ma anche pesce azzurro e salmone che contengono i grassi Omega 3, capaci di rinforzare le difese della pelle. Sì anche a olio extravergi­ne d’oliva e frutta secca: sono ricchi di vitamina E che combatte i radicali liberi. Per sapere esattament­e quante porzioni ti servono per proteggert­i in modo adeguato, puoi cercare il loro valore Orac (si trovano le tabelle online), che esprime la capacità di un cibo di assorbire i radicali liberi. Ne servono 5000 unità al giorno. Per esempio, con una tazza di mirtilli, una porzione di verdura cotta e una spremuta di agrumi si copre il fabbisogno quotidiano.

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Proteggiti dal sole: i raggi Uv uniti all’inquinamen­to sono ancora più pericolosi
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Consulta gratis il nostro esperto DOTT.SSA NORMA CAMELI Dermatolog­a, Istituto San Gallicano, Roma

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