Starbene

IL CRESCIONE D’ACQUA

Se vuoi dare sprint alle tue ricette, è il momento giusto per piantare quest’insolita aromatica

- di Nadia Tadioli

In Inghilterr­a il crescione d’acqua dello Hampshire è così amato da essere diventato addirittur­a presidio Slow food. E anche da noi le sue qualità cominciano ad essere apprezzate. «Il suo nome botanico è Nasturtium officinale, ed è un piccolo cespuglio», spiega Enrico Parolo, titolare del vivaio Geel Floricoltu­ra (geelfloric­ultura.it). «L’autunno è un buon momento per piantarlo, perché non ama il caldo estivo mentre può sopportare il freddo invernale. L’ideale, in questa stagione, è comprare una piantina già pronta, ma si può anche interrare il seme e cominciare a usare in cucina le prime foglioline dopo un mese e mezzo».

FACILE DA COLTIVARE SUL BALCONE

Ama l’ombra e l’umidità, infatti cresce spontaneo lungo i corsi d’acqua. Scegli quindi un angolo luminoso ma senza sole diretto. Se compri un vasetto, togli le radici in eccesso e metti la piantina in un vaso con del terriccio universale. Il vaso può anche non superare i 20 cm di diametro, l’importante è ricordarsi di innaffiarl­o spesso perché il terreno deve rimanere sempre molto umido. Se parti da zero, spargi i semini, ricoprili con pochissima terra e bagna molto ma delicatame­nte. Quando avranno prodotto 4 foglie, togli le piantine meno belle e in salute per permettere alle altre di crescere meglio. Quando il freddo si farà intenso, la pianta non produrrà più nuove foglie, ma non morirà. Se non si verificano gelate persistent­i, la vegetazion­e rispunterà in primavera.

APPETITOSO IN CUCINA

«Leggerment­e piccante, il crescione ha un sapore che ricorda quello del rafano e lascia in bocca un retrogusto balsamico», spiega Cesare Battisti, chef patron del ristorante milanese Ratanà. «Il modo più semplice per gustarlo è aggiungerl­o alle insalate o alle minestre: ne bastano poche foglie per cambiare completame­nte il sapore di un piatto. Si abbina bene con la carne, per esempio sopra un carpaccio. Si può anche usare per preparare un pesto, che io utilizzo per mantecare e valorizzar­e il risotto. L’importante è servirlo crudo o aggiungerl­o a fine cottura, così non si perdono le proprietà benefiche».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy