Starbene

La mamma medico che vince la maratona

Catherine Bertone non è un’atleta profession­ista, eppure è la over 45 più veloce al mondo

- di Claudio Gervasoni

Sesta assoluta nella maratona di Berlino, lo scorso 24 settembre, con un record personale (2h 28’ 34”) stampato sotto la pioggia battente. Il tutto a 45 anni compiuti. È l’incredibil­e risultato sportivo di Catherine Bertone, l’over 45 più veloce al mondo, che ha una vita e una storia altrettant­o eccezional­i da raccontare: infatti non è un’atleta profession­ista (fino al 2011 si era dedicata solo alle gare amatoriali), ma lavora come medico nel reparto di pediatria all’Ospedale di Aosta. Sposata, è mamma di due bambine in età scolare. Come è possibile conciliare tutti questi impegni? «È una questione di organizzaz­ione e di priorità», ha ammesso al telefono, quando l’abbiamo colta sulla porta di casa, pronta a cominciare il tour pomeridian­o tra scuola e impegni delle figlie.

Facile a dirsi, meno a farsi: quante volte si allena a settimana?

«In genere tutti i giorni, almeno 1 ora e raramente fino a un massimo di 2 ore e mezza. Ma non è tanto: i profession­isti contro cui gareggio fanno anche 13 allenament­i a settimana».

I suoi avversari non lavorano in ospedale...

«Con in turni, per me in realtà è un vantaggio: se sono in clinica il pomeriggio mi alleno la mattina; quando passo le notti in corsia corro prima di andare dormire, a meno che non sia stato un turno particolar­mente impegnativ­o, nel qual caso prima mi riposo e poi esco nel pomeriggio».

Come fa a gestire la fatica?

«Ottimizzan­do gli allenament­i. Il coach Roberto Rastello mi propone programmi in funzione dei miei impegni lavorativi. Quelli leggeri per le giornate di lavoro più pesanti e viceversa».

Poi torna a casa e c’è la famiglia...

«Quello è tutto un gioco di incastri e aiuto con mio marito, ma non rinunciamo a nulla: anche noi andiamo al cinema o a mangiare una pizza con i bambini, e le vacanze tutti insieme sono sacre. Non perdiamo tempo, per esempio passando ore davanti alla Tv o con il telefonino».

Pensa mai di trascurare la sua vita privata?

«No, anzi. È proprio grazie alle mie figlie che ho finalmente trovato il giusto equilibrio, che mi ha permesso di ottenere grandi risultati. Ritagliars­i dello spazio per sé è sempre importante: così sono più tranquilla e riesco anche a riordinare le idee. Con le bambine piccole era difficile, ora che sono più autonome è sempre più facile.

 ??  ??
 ??  ?? PASSIONE CORSA Catherine all’arrivo alla maratona di Berlino (sopra) e con il pettorale delle Olimpiadi di Rio (a destra).
PASSIONE CORSA Catherine all’arrivo alla maratona di Berlino (sopra) e con il pettorale delle Olimpiadi di Rio (a destra).

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy