IL MIO STATO DI SALUTE È FINITO SUL WEB, ACCESSIBILE A TUTTI
L’ente pubblico per cui lavoro ha messo on-line il provvedimento che mi concede l’indennità di malattia. Poteva farlo? Posso rivalermi?
Il provvedimento che riconosce un’indennità per malattia riconducibile al servizio reso sul lavoro non può mai essere pubblicato “in chiaro”. Esiste l’obbligo di trasparenza della pubblica amministrazione, per assicurarne il buon andamento, ma questo non fa venir meno l’obbligo di non diffondere dati sulla salute, sulla vita sessuale o su altre condizioni di particolare vulnerabilità del dipendente o, comunque, del cittadino. Il fatto che ti è capitato è di gravità straordinaria, sia perché la conoscenza dei dati relativi al tuo stato di salute è avvenuta da parte della pubblica amministrazione per ragioni d’ufficio, ma anche perché si trattava di un dato “iper-sensibile”, ovvero delicato, perché attinente alla tua condizione di salute, e come tale riservato. Ogni internauta può ora accedere alla notizia telematica che ti riguarda e la diffusione di dati sensibili è reato. Puoi ricorrere al Garante privacy per ottenerne l’immediata rimozione (il cosiddetto blocco) e che venga dichiarata l’illiceità del trattamento, ai fini di un risarcimento dei danni, anche morali (art. 15 D.L.vo n° 196/03), per la lesione della tua dignità e riservatezza”.
Salvatore Frattallone, avvocato
del Foro Di Padova (frattallone.it)