Il recupero viaggia anche in crociera
a più di 8000 strutture caritatevoli che raggiungono 1 milione e 600mila indigenti. «Dall’entrata in vigore della legge, al Nord si registra un aumento del 20% sui volumi di recupero», afferma Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco Alimentare.
ANCHE I COMUNI FANNO LA LORO PARTE Uno degli incentivi antispreco delle nuove norme sono gli sconti sulla tassa È il primo caso nel mondo delle crociere. Grazie a un accordo tra Banco Alimentare Onlus e Costa Crociere i piatti preparati dalle cucine della nave, e mai serviti agli ospiti, vengono raccolti e sigillati in contenitori ad hoc, per essere consegnati ai volontari della Fondazione. L’iniziativa è attiva dal luglio scorso sulla Costa Diadema che compie crociere tutto l’anno nel Mediterraneo e ogni sabato attracca a Savona. I destinatari sono i minori della casa alloggio della Fondazione L’Ancora di Varazze. rifiuti per le imprese che donano. I Comuni ora si stanno attivando per metterli in pratica. San Stino di Livenza (Ve) e Varese sono stati tra i primi a vararli, riducendo fino al 20% la Tari ad aziende e commercianti virtuosi. E anche Empoli ha diminuito la tassa ai supermercati che raccolgono le eccedenze per distribuirli ai bisognosi.
LE FAMIGLIE SONO IL PUNTO DOLENTE Ma il problema maggiore è ciò che i singoli individui buttano in spazzatura ogni anno: vale circa 12 miliardi, ovvero i 4/5 dello spreco totale, secondo quanto emerge dai test condotti dal Ministero dell’Ambiente e dall’Università di Bologna nell’ambito del progetto Reduce 2017. «Lo spreco alimentare avviene soprattutto in casa, una tendenza più difficile da contrastare sia legalmente sia logisticamente», spiega l’agroeconomista Andrea Segrè, autore del libro Vivere a spreco zero e fondatore di Last Minute Market (il sistema solidale per recuperare i prodotti invenduti). Cosa fare, allora? «Arrivare alle famiglie attraverso le scuole per sensibilizzare a comportarsi in modo più responsabile», commenta l’esperto.