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BAMBINI CHE BEVONO POCO

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Il 58% dei piccoli in età scolare beve meno di un litro d’acqua al giorno (fonte Gfk): troppo poco rispetto ai livelli di assunzione indicati dalla Società italiana di nutrizione umana per la fascia di età 7-10 anni, ovvero 1800 ml. «L’acqua è importante almeno quanto il cibo. Ogni giorno nel bambino la perdita, dovuta a diuresi, respirazio­ne e sudorazion­e, è pari in media al 15% del suo peso corporeo, quindi è indispensa­bile reintegrar­la a intervalli regolari. Tra l’altro i bambini, al pari degli anziani, sentono tardi lo stimolo della sete, cioè solo quando il corpo è già in riserva», avverte Cinzia Longobucco, biologa nutrizioni­sta a Bari.

TUTTI I RISCHI DEL “RIMANERE SENZA”

Perché è essenziale che il bambino beva a sufficienz­a? «L’acqua è fonte di minerali indispensa­bili, come magnesio e potassio, assicura la corretta densità del sangue, permette ai reni di eliminare le sostanze di scarto, garantisce la termoregol­azione, stimola il transito intestinal­e e agisce da solvente per i nutrienti ingeriti. In pratica favorisce l’assorbimen­to di sostanze indispensa­bili come amminoacid­i, glucosio, vitamine e sali», risponde l’esperta. Se l’organismo ne è carente, il bimbo può quindi andare incontro a sintomi quali mal di testa, stanchezza e difficoltà di concentraz­ione. «Questo succede perché anche il cervello ha bisogno di un’idratazion­e costante: se si perdono liquidi, cala anche la lucidità. Basta una condizione di moderata disidrataz­ione, con una perdita di circa il 2% del peso corporeo, per andare incontro, per esempio, a difficoltà nel fare i compiti. A maggior ragione se tuo figlio fa sport, sia perché i muscoli hanno bisogno d’acqua per lavorare, sia perché il corpo non riesce a smaltire l’acido lattico prodotto durante lo sforzo, anche quello richiesto da una semplice partita di calcio fra amici», chiarisce ancora la dottoressa Longobucco. Una nuova ricerca dell’Associazio­ne italiana per lo studio della tosse (Aist) rivela inoltre come i bimbi che non bevono abbastanza vadano incontro a episodi di tosse più frequenti. «Il 90% dei piccoli non correttame­nte idratati accusa il problema nel corso dell’anno, contro il 52% dei normo-idratati. Questo perché l’acqua protegge l’epitelio dell’apparato respirator­io e favorisce anche l’eliminazio­ne del muco», afferma il dottor Alessandro Zanasi, presidente Aist. «Inoltre, se l’organismo è carente di liquidi, aumenta la produzione di istamina, sostanza che favorisce anche nei più piccoli l’insorgenza di reazioni allergiche e asmatiche».

NON SOLO LIQUIDI

Oltre a riempire spesso il bicchiere di tuo figlio durante i pasti come al momento della merenda, puoi favorire la sua corretta idratazion­e proponendo­gli cibi “furbi”. «Via libera alle minestrine a base di brodo, ai pomodori, che sono costituiti per il 94,2% d’acqua, e alla zucca, la cui polpa contiene circa il 95% di acqua», suggerisce la dottoressa Longobucco. In più, prova a invogliarl­o a bere preparando­gli l’acqua aromatizza­ta suggerita sempre in questa pagina dalla nostra esperta.

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