ALL’AUTODIFESA?
È un training che ti rende più agile e sicura di te stessa. Alleni corpo e mente, imparando le tecniche da usare nelle situazioni a rischio
di Anna Pugliese
Icorsi di autodifesa sono sempre più gettonati dalle donne, anche perché i benefici dal punto di vista fisico sono evidenti. Non solo insegnano come sfuggire a un’aggressione, ma migliorano tono e forza perché tra mosse, prese, parate, rotazioni e ginocchiate tutti i muscoli del corpo sono coinvolti. Però c’è un mito da sfatare: nei corsi di difesa personale non si fa combattimento. Per cui non pensare di doverti trasformare in Lara Croft. «Durante le lezioni si imparano, invece, poche e semplici tecniche, istintive, che si riescono a mettere in pratica anche in preda al panico. Si lavora inoltre sulla sicurezza di sé e sulla prossemica, la disciplina che studia gesti, posture e distanze. Facendo pratica, poi, si allena tutto il corpo», spiega Walter Friuli, istruttore di autodifesa a Trieste. «Queste tecniche si differenziano dalle arti marziali perché chi vuole aggredire arriva addosso all’improvviso e senza rispettare alcuna regola. Bisogna fermarlo in pochi secondi e con le mosse giuste, ma senza voler ingaggiare un combattimento». Perché contro un uomo, che ha una massa fisica superiore, saresti perdente. Il training ti abitua ad essere strattonata, stretta con forza e ti insegna come liberarti, senza soccombere. Sarà una sorpresa anche per te scoprire quanta forza hai. Per resistere a un attacco, imparerai che devi essere stabile, ben salda sulle gambe. Noterai, già dopo le prime lezioni, che l’impegno per i muscoli stabilizzatori, fondamentali per mantenere l’equilibrio, è importante. Saranno coinvolti cosce, glutei, i muscoli del bacino, ma anche