POSSO RIFIUTARE LE CURE?
Ho un tumore allo stadio finale, ma non voglio sottopormi a nessun tipo di terapia. Sono libera di farlo, o il medico può obbligarmi ad accettarle ?
Sei libera di non farti curare perché non esiste un dovere di legge che impone al cittadino di farlo: basti pensare al suicidio, massimo gesto di negazione della vita e della salute che, nonostante ciò, non è contemplato in senso punitivo dal codice penale, se non nelle forme di istigazione o di aiuto al suicidio. L’obbligo personale di sottostare a un trattamento sanitario scatta solo quando le condizioni di salute di una singola persona costituiscono un effettivo pericolo per la salute e l’incolumità propria e degli altri (cosa che capita per esempio per i trattamenti obbligatori previsti in caso di malattia mentale) e, più in generale, per la salute pubblica. Per il resto, ogni individuo è libero di tenere stili di vita propri, purché non illeciti: ha facoltà di “esagerare” con il cibo, con il sesso, di non praticare sport, di evitare di sottoporsi a esami preventivi, di tenersi alla larga da medici e ambulatori, di rifiutare eventuali cure necessarie o, come nel tuo caso, di non voler ricorrere a terapie “dell’ultimo minuto”, quando il male è ormai progredito sino allo stadio più grave. Il medico, dal canto suo, ha il dovere di considerare invalicabile il tuo rifiuto alle cure, rifiuto che trova il suo fondamento nell’articolo 13 (comma secondo) e nel 32 della nostra Costituzione.