Starbene

POSSO RIFIUTARE LE CURE?

Ho un tumore allo stadio finale, ma non voglio sottopormi a nessun tipo di terapia. Sono libera di farlo, o il medico può obbligarmi ad accettarle ?

- Marisa , Forlì Paola Tuillier, avvocato del Foro di Roma (dirittidel­paziente.it)

Sei libera di non farti curare perché non esiste un dovere di legge che impone al cittadino di farlo: basti pensare al suicidio, massimo gesto di negazione della vita e della salute che, nonostante ciò, non è contemplat­o in senso punitivo dal codice penale, se non nelle forme di istigazion­e o di aiuto al suicidio. L’obbligo personale di sottostare a un trattament­o sanitario scatta solo quando le condizioni di salute di una singola persona costituisc­ono un effettivo pericolo per la salute e l’incolumità propria e degli altri (cosa che capita per esempio per i trattament­i obbligator­i previsti in caso di malattia mentale) e, più in generale, per la salute pubblica. Per il resto, ogni individuo è libero di tenere stili di vita propri, purché non illeciti: ha facoltà di “esagerare” con il cibo, con il sesso, di non praticare sport, di evitare di sottoporsi a esami preventivi, di tenersi alla larga da medici e ambulatori, di rifiutare eventuali cure necessarie o, come nel tuo caso, di non voler ricorrere a terapie “dell’ultimo minuto”, quando il male è ormai progredito sino allo stadio più grave. Il medico, dal canto suo, ha il dovere di considerar­e invalicabi­le il tuo rifiuto alle cure, rifiuto che trova il suo fondamento nell’articolo 13 (comma secondo) e nel 32 della nostra Costituzio­ne.

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