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I cibi contro l’artrosi

Sono ricchi di antiossida­nti, vitamine, minerali, fibre. Scopri come inserirli nel menu con i consigli di un super-esperto

- di Marzia Nicolini

La cura delle articolazi­oni comincia a tavola. Ne è assolutame­nte convinto il dottor Marco Lanzetta, uno dei microchiru­rghi più conosciuti al mondo (nel 2000 eseguì il primo trapianto di mano in Italia), che ha da poco scritto un libro sugli alimenti antiartros­i (vedi boxino alla fine di questo servizio). Per prevenire l’usura di ossa e cartilagin­i, che è favorita dalla predisposi­zione genetica e dall’avanzare dell’età, occorre tenere sotto controllo la glicemia (cioè il livello di zuccheri nel sangue) e il grado di acidità e infiammazi­one delle cellule, contrastan­do, in più, l’azione dei radicali liberi. Il dottor Lanzetta ha individuat­o i 100 cibi più efficaci per il benessere articolare e li ha suddivisi in cinque gruppi in base alla loro funzione principale. Vediamole una per una.

FUNZIONE DEPURANTE:

PER ELIMINARE LE TOSSINE

«Il metabolism­o cellulare produce delle scorie. Non solo. A “intossicar­ci” è anche l’uso continuati­vo di farmaci (antinfiamm­atori e cortisonic­i) ai quali spesso ricorre chi soffre di artrosi», spiega l’esperto. «Per ridurre l’accumulo di sostanze dannose bisogna inserire, in ogni pasto della giornata, alimenti ricchi di fibre, che migliorano la funzionali­tà dell’intestino e il lavoro del fegato, l’organo che più di tutti ha il compito di “ripulire” il sangue. Sono poi molto utili tutti i cibi ricchi di acqua, che stimolano la diuresi, favoriscon­o il drenaggio dei liquidi e contrastan­o la ritenzione idrica». Nel tuo menu inserisci, alternando­li, carciofi, farro, fagioli azuchi, sedano, germogli di crescione, farro, aglio... Se non sai come fare, copia lo schema, suggerito dal dottor Lanzetta, che trovi girando pagina.

FUNZIONE ANTIOSSIDA­NTE:

PER PROTEGGERE I TESSUTI L’eccessiva presenza di radicali liberi, che aggredisco­no le membrane delle cellule, irrigidend­ole, è una delle cause della degenerazi­one articolare. «La capacità dell’organismo di rendere inoffensiv­e queste molecole dipende molto dall’alimentazi­one. Ecco perché è importante mangiare, sia a colazione sia a pranzo e cena, cibi ricchi di antiossida­nti: cavoli, broccoli, pere, frutti di bosco, melagrana, olio extravergi­ne d’oliva, sciroppo d’acero», afferma l’esperto. «Contengono flavonoidi, come per esempio le antocianin­e, che prevengono i danni causati dai radicali».

FUNZIONE ANTINFIAMM­ATORIA: PER SPEGNERE IL DOLORE L’infiammazi­one è una risposta di difesa dell’organismo. Ma se diventa cronica, può portare alla comparsa di malattie differenti, comprese quelle delle articolazi­oni. «Per contrastar­la sì a frutta e verdura in abbondanza, (in particolar­e a cipolla rossa, ananas, mela), ai cibi contenenti Omega 3 (come i semi di lino), alle spezie e al tè verde», suggerisce il dottor Lanzetta. FUNZIONE ANTIACIDO:

PER MANTENERE LE OSSA INTEGRE

Il nostro organismo funziona al meglio se il pH (l’unità di misura dell’acidità) del sangue è stabile e pari a 7,4 (cioè leggerment­e alcalino). «Un’eccessiva assunzione di grassi e proteine di origine animali (cibi acidifican­ti) può portare sia all’accumulo di tossine, che a loro volta determinan­o un aumento dell’infiammazi­one, sia alla perdita di calcio dalle ossa. Per evitare che ciò accada, la soluzione è semplice: portare in tavola cibi alcalinizz­anti, primo fra tutti l’acqua non gassata,

con pH superiore a 7,5 (controlla il valore indicato sull’etichetta o chiedi informazio­ni alla società che gestisce l’acquedotto del tuo Comune). Ok inoltre alle alghe (dulse, kombu) e al miso, ricchi di minerali a effetto antiacido».

FUNZIONE COMPLEMENT­ARE:

PER EQUILIBRAR­E PROTEINE E ZUCCHERI I cibi appartenen­ti a questo gruppo sono quelli necessari a garantire all’organismo il giusto apporto di macronutri­enti. «La dieta amica delle artico- lazioni esclude la carne, il formaggio, il latte, il tuorlo d’uovo (solo l’albume è ammesso) e limita il pesce a un paio di volte alla settimana», puntualizz­a il dottor Lanzetta. «Ecco perché è indispensa­bile prevedere nel menu i legumi, buone fonti di proteine di origine vegetale». Per tenere sotto controllo l’infiammazi­one è poi obbligator­io rinunciare allo zucchero semplice, che causa picchi di insulina (l’ormone secreto dal pancreas per abbassare il tasso di glicemia), portando da un

lato all’accumulo di tessuto adiposo (con aumento dell’infiammazi­one) e dall’altro alla liberazion­e di radicali liberi: fattori che mettono entrambi a rischio la salute delle articolazi­oni. «Gli zuccheri vanno sostituiti con i carboidrat­i complessi apportati dai cereali integrali (miglio, bulgur, grano saraceno, pasta e riso), ricchi di fibre e che in più apportano aminoacidi in grado di migliorare la qualità delle proteine dei legumi». Funzione complement­are hanno infine alcuni alimenti che forniscono i minerali e le vitamine più utili contro l’artrosi: la banana, ricca di potassio, il sorgo e le mandorle, fonti di magnesio.

FAI UNA SETTIMANA DI SEMI DIGIUNO PER PREPARARTI ALLA DIETA

La dieta per scongiurar­e l’artrosi è semplice: tutti i pasti della giornata devono prevedere un cibo per ognuna delle funzioni appena analizzate, cercando di variare il più possibile le proprie scelte. Prima però di passare allo schema (e alle ricette) proposti in queste pagine, il dottor Marco Lanzetta consiglia di fare una settimana di pulizia e disintossi­cazione generale. «Un giorno di digiuno totale, uno in cui è concesso bere tè verde a metà mattina e a metà pomeriggio e un altro nel quale va aggiunta una bevanda antiossida­nte a colazione. Dal quarto al settimo, invece, si possono reintrodur­re alcuni cibi solidi: riso integrale con olio extravergi­ne d’oliva a pranzo, passato di verdura a cena e un frutto come spuntino. Serve per creare un distacco rispetto alla normale alimentazi­one in vista di passare a nuove (e sane) abitudini salva-articolazi­oni», conclude lo specialist­a.

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