Starbene

Editoriale

- ANNALISA MONFREDA Diret tore di Starbene

Provate a immaginare una dieta che non vi dica cosa mangiare ma come farlo. E non intendo l’orario in cui consumare i pasti o gli abbinament­i più salutari da portare in tavola, ma l’approccio psicologic­o all’atto del nutrirsi. Ebbene, questa dieta esiste e si chiama mindful

eating (ne parliamo a pag. 34).

L’invito a vivere il qui e ora che ci arriva dalla mindfulnes­s, a essere presenti e consapevol­i delle azioni che facciamo, tradotto in abitudini alimentari significa badare a tutte le sensazioni percepite a partire dal cibo, sia quelle positive sia quelle negative. E anche imparare a cogliere i segnali di fame e sazietà.

Questa dieta inizia nel momento in cui facciamo la spesa e finisce ben dopo aver mandato giù l’ultimo boccone. Non include alimenti ma azioni. Noi ne abbiamo individuat­e 29, di cui almeno 5 ho deciso di metterle in pratica. 1) Non comprare mai nulla che non abbia segnato nella lista della spesa. La scelta è più consapevol­e se decido gli acquisti da fare mentre sono lontana dalle sensazioni visive e olfattive che mi provoca il cibo sugli scaffali del supermerca­to.

2) Andare a fare la spesa quando sono rilassata, mai dopo una litigata o una giornata faticosa.

3) Toccare, odorare, sentire il rumore e la consistenz­a di tutti i cibi che manipolo mentre cucino. Un gesto che ho sempre visto fare agli chef, ma che ha ben altre valenze di quelle che immaginavo.

4) Farmi domande sul cibo che ho davanti. Da quale Paese proviene, ma anche quale processo hanno subito gli ingredient­i per finire nel mio piatto. 5) Infine, non alzarmi da tavola subito dopo la fine del pasto. Piuttosto, rimanere seduta ancora un po’ per godere della consapevol­ezza acquisita e provare a portarla dentro tutto ciò che farò nel resto della giornata.

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