Sportello dei diritti del paziente
Vorrei inserire i dati della mia malattia in un’app che ho scaricato sul cellulare. Rimarranno segreti o c’è il pericolo che diventino pubblici?
Le app che consentono di monitorare il proprio stato di salute sono ideate con precise disposizioni per tutelare la privacy di chi le utilizza. Chi le progetta deve prevedere misure di sicurezza idonee a evitare, per esempio, che terze persone accedano ai dati degli iscritti, come un sistema di login (mai automatico) che impedisce a chi non conosce la password di visualizzare i contenuti inseriti dall’utente. Deve essere poi previsto un timeout automatico, che disconnette l’utente, in caso di non utilizzo dell’app, anche di pochi minuti. I dati sensibili, infine, devono essere salvati su server sicuri in maniera criptata: per scongiurare che, in caso di accessi abusivi, terze persone possano visualizzarli. Infatti, si tratta di dati sensibili che non possono essere diffusi a terzi senza il consenso scritto dell’interessato. Le app devono avere un’informativa sulla privacy dettagliata nella quale sono indicate le finalità e le modalità precise del trattamento.
Prima di installare quella che interessa a te, devi quindi capire quanti e quali dati verranno raccolti e come verranno utilizzati. Quelli sensibili, per esempio, non possono essere utilizzati per attività di profilazione, se non in forma anonima e aggregata e solo nel caso tu abbia prestato uno specifico consenso. Non possono comunque mai diventare pubblici, a meno che tu non scelga di farlo. Ti consiglio quindi di leggere bene l’informativa e di inserire una password di accesso alla tua app: così avrai un doppio sistema di sicurezza.