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Cuore in salvo, se controlli il grasso

Cambiano i parametri che rivelano se hai depositi di adipe pericolosi per il sistema cardiovasc­olare. Per non correre rischi devono essere tutti ok di Rossella Briganti

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I principali nemici del cuore sono la sindrome metabolica, il diabete e l’obesità. Condizioni che interessan­o circa 14 milioni di italiani e che sono state al centro del simposio di Stoccolma intitolato Cardiometa­bolic Risk and Vascular Disease, promosso dal Karolinska Institute e dalla Fondazione Internazio­nale Menarini. A nulla, infatti, serve curare il cuore se non si rimuovono i fattori di rischio metabolico e cardiovasc­olare, a partire dai chili di troppo e dal grasso viscerale che avvolge gli organi vitali. Per salvaguard­are la salute di cuore e arterie, impara a controllar­e le 4 spie del tessuto adiposo in eccesso. Basta che se ne “accenda” una a far scattare l’allarme.

1 Misura il girovita

Con il centimetro da sarta, fatti prendere tre misurazion­i della circonfere­nza addominale, che non va rilevata a livello dell’ombelico ma intorno il punto di maggior prominenza dell’addome», spiega il dottor Salvatore Bardaro, docente di medicina integrata all’Università di Siena e Pavia. «Delle tre misurazion­i si fa la media. Fino a ieri si diceva che il punto vita non deve superare gli 88 cm per la donna e i 102 cm per l’uomo. Fatto che non teneva conto dei biotipi costituzio­nali. Per questo, l’indicazion­e attuale è che la vita non deve superare la metà dell’altezza».

2 Calcola la Waist-hip ratio

Devi dividere la misura della vita per quella dei fianchi. Se il valore che risulta è off-limits, segnala infiammazi­one e cuore in pericolo.

3 Prova la circonfere­nza del collo

Secondo l’American Heart Associatio­n il diametro calcolato alla base del collo non deve superare i 32 cm nella donna e i 40 cm nell’uomo «Bastano 3 cm in più per scivolare nelle categorie ad alto rischio», commenta Salvatore Bardaro. «Il grasso viscerale a livello del collo provoca la stenosi delle carotidi (le arterie che mettono in comunicazi­one il sangue arterioso provenient­e dal cuore con il cervello) e la formazione di placche ateromatos­e al loro interno. Ed è anche responsabi­le della “sindrome delle apnee notturne”, a sua volta causa di ipertensio­ne, ictus e infarto del miocardio».

4 Prendi le misure del Sad

Quarta (e nuova) misurazion­e è il Sad (Sagittal Abdominal Diameter). «Viene oggi considerat­o il principale fattore predittivo delle patologie coronarich­e», puntualizz­a Bardaro. «Si calcola misurando la cupola addominale, da sdraiati. Il centimetro va passato longitudin­almente, tra la cresta iliaca e l’ultima costola. Se la distanza della sommità dalla base della pancia è superiore a 19,3 cm nella donna e 20,5 negli uomini, è ora di mettersi a dieta».

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Il grasso viscerale produce infiammazi­one, ormoni “cattivi” e resistenza insulinica
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