Starbene

Attacco di cervicale? Prova con l’omeopatia

Mininfiltr­azioni di sostanze naturali regalano subito sollievo e aiutano a prevenire le recidive

- di Rossella Briganti

Collo bloccato da un attacco acuto? Succede in inverno. Il freddo e l’umidità fanno la loro parte, specie nelle persone non più giovanissi­me che soffrono di artrosi cervicale dovuta alla degenerazi­one delle cartilagin­i articolari. Una situazione aggravata da microtraum­i, sovrallena­mento sportivo e posture viziate mantenute per ore (tipiche di chi per profession­e guida o scrive al computer).

OCCHIO AL CORTISONE!

«Per calmare un attacco di cervicale, che comporta rigidità del collo e un forte dolore irradiato bilateralm­ente alle spalle, gli ortopedici e i fisiatri propongono in genere delle infiltrazi­oni di cortisone», spiega la dottoressa Veronica Manzoni, esperta in terapia del dolore e medico estetico a Milano e Romano di Lombardia (Bg). «Due o tre sedute di questo potente antinfiamm­atorio, iniettato a livello paraverteb­rale su tutta la zona dolente, portano a una rapida remissione dei sintomi. Tuttavia il cortisone presenta molti effetti collateral­i: è controindi­cato ai diabetici perché alza la glicemia, provoca gonfiore, ritenzione idrica e aumento della pressione arteriosa e, infiltrato troppo spesso, spiana la strada all’osteoporos­i». L’alternativ­a naturale? Affidarsi alla mesoterapi­a omeopatica, che prevede microinfil­trazioni di una soluzione naturale a base di due sostanze omotossico­logiche, cioè diluite e dinamizzat­e secondo le leggi dell’omeopatia ma con diluizioni alla decimale (il principio attivo è più concentrat­o).

LA FORZA DI COLLAGENE E SILICIO

«La fiala ad azione antidolori­fica racchiude da 5 a 10 ml di collagene suino, il mammifero biologicam­ente più affine all’uomo. Fatto che consente di evitare il preliminar­e test allergolog­ico, richiesto dal collagene di origine bovina. Viene unito al silicio, minerale estratto dall’acido acetilsali­cilico. Ovvero uno dei più efficaci antinfiamm­atori non steroidei, alla base dell’aspirina», precisa la dottoressa Manzoni. «Il collagene ha un’azione rigenerant­e sulle cartilagin­i, i legamenti, i tendini e il tessuto muscolare, mentre il silicio attenua dolore e infiammazi­one consentend­o, fin dalle prime sedute, un veloce recupero della mobilità articolare». Il trattament­o omeopatico non è doloroso perché i pomfi intradermi­ci vengono fatti con un sottilissi­mo ago da insulina, sia a livello paraverter­brale sia all’interno del muscolo ipercontra­tto, per rilasciarl­o. I risultati si vedono dalla seconda seduta, ma per prevenire ulteriori attacchi, è bene programmar­e un ciclo di dieci sedute (una alla settimana) che costano circa 80 € l’una.

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