In pratica
↘Dal rame al cobalto, dal manganese allo zinco gli oligoelementi utilizzati nell’oligoterapia sono una quindicina. Sono definiti essenziali, perché necessari per la fisiologia umana, ma questo metodo prevede anche cure con una varietà di elementi complementari (iodio, bismuto, molibdeno, zolfo e altri) da usare in casi specifici. ↘Trovi gli oligoelementi in farmacia sotto forma di fialette bevibili da 2 ml, oppure in flaconi dove il minerale o i minerali associati si trovano in microdosi (milionesimi di grammo) di ioni metallici. Per essere assimilati sono molto diluiti e combinati di solito con gluconato (un derivato dello zucchero). I costi sono contenuti: per una confezione da 14 fialette il prezzo medio è di 12 €. ↘Il liquido va tenuto sotto la lingua per un paio di minuti. La via perlinguale, usata anche nell’omeopatia, è la più breve per far giungere queste sostanze nel sangue. Il momento giusto per prendere gli oligoelementi è la mattina a digiuno, o comunque lontano dai pasti. ↘La cura come prevenzione (per esempio in periodi di epidemie influenzali o nelle recidive) è di una fiala a giorni alterni per due mesi, per poi ripetere il ciclo dopo un intervallo di quindici giorni. Nella fase acuta invece la dose è di una o più fiale al giorno.
↘A chi puoi rivolgerti? Normalmente i medici omeopati sono esperti anche di oligoterapia (trovi nominativi qualificati sul sito della Società italiana di omeopatia e medicina integrata: siomi.
it). Per individuare l’oligoelemento giusto si basano sulla visita e su esami come analisi del sangue e mineralogramma.