Editoriale
Felici si diventa? Noi di Starbene siamo convinti di sì e per questo ogni lunedì mattina sul nostro profilo Facebook e su quello Instagram pubblichiamo una pillola di buonumore. Consigli veloci, firmati dallo psicologo Terenzio Traisci, che ci aiutano a non perdere, o a ritrovare, il sorriso. Uno di questi ho voluto impararlo a memoria: “A pensare il male poi accade il male, allora pensa bene, pensa utile, pensa a ciò che vuoi che accada”. È vero, verissimo: è il nostro atteggiamento che condiziona in gran parte ciò che ci succede; è il nostro stato d’animo. È il significato che attribuiamo agli eventi a fare di noi persone tristi o persone felici. E in tutto ciò le parole che usiamo per narrare agli altri e a noi stessi la nostra vita hanno un peso notevole, insospettabile. Proprio facendo attenzione alle parole possiamo creare felicità. Basta davvero poco. Uno degli esempi che Traisci fa nei suoi corsi per le aziende è questo: se ci aspetta una giornata faticosa e continuiamo a ripetere e ripeterci “oggi è una giornata tremenda”, il nostro umore non farà che peggiorare; se, invece, diciamo “oggi è una giornata non bellissima”, già le cose miglioreranno perché la nostra mente dimentica il “non” e registra una parola positiva, motivante: “bellissima”. È un piccolo trucco che, se applicato per abitudine, dà grandi risultati, risparmiandoci qualche inutile e dannoso malumore.
Su questo numero di Starbene, a pagina 79, vi spieghiamo che con le parole giuste si può addirittura dimagrire. O meglio, si può riuscire nell’impresa, talvolta difficilissima, di portare a termine una dieta. Basta mettersi davanti allo specchio, ripetere le frasi ad hoc che ci consiglia la dottoressa Claudia Romani per trovare la forza che porta dritti all’obiettivo finale. Troppo facile? Spesso la soluzione più semplice è anche la più efficace. Provateci e raccontatemi la vostra esperienza.