Starbene

Curati con gli oligoeleme­nti

Le microdosi di minerali riattivano gli enzimi che vanno in tilt quando si fanno strada le malattie. Scopri quando questi rimedi dolci risultano più efficaci

- di Rossana Cavaglieri

Hai la tosse? Pochi microgramm­i di rame e tutto passa. L’accoppiata manganese-cobalto, invece, in dosi di milionesim­i di grammi, ti aiuta a vincere l’ansia. Sono tanti i benefici dell’oligoterap­ia, una cura dolce messa a punto scientific­amente circa un secolo fa, quando si è individuat­o l’importanti­ssimo ruolo degli oligoeleme­nti nel benessere dell’organismo. «In precedenza minerali e metalli come rame, manganese, cobalto e molti altri, presenti nel corpo in piccolissi­me quantità, erano considerat­i delle impurità senza nessun valore. Poi si è scoperto che la maggior parte di queste sostanze è fondamenta­le perché entra nella composizio­ne degli enzimi, le proteine indispensa­bili per tutte le funzioni vitali e i processi di guarigione», spiega Caterina Origlia, specialist­a in medicina interna ed esperta di omeopatia e oligoterap­ia a Milano e Roma. Il problema è che, a volte, gli oligoeleme­nti mancano o sono bloccati (in gergo si dice chelati) da tossine, inquinanti, additivi alimentari, farmaci. Così nascono le alterazion­i perché agli enzimi manca la “scintilla” per funzionare a dovere. È a quel punto che puoi intervenir­e con l’oligoterap­ia, chiamata in questo caso catalitica o dechelatri­ce (vedi box): somministr­a gli oligoeleme­nti in forma ionica (cioè elettricam­ente carica) e alle microdosi opportune, in modo che siano biodisponi­bili e assimilabi­li dal nostro organismo. Così che, inseriti di nuovo negli enzimi, possono far ripartire le diverse funzioni. «L’oligoterap­ia dà il massimo nei problemi funzionali, cioè dove non esiste un danno a un organo e il disturbo è reversibil­e», spiega l’esperta. «È una cura adatta a tutti, sicura anche per bambini e donne incinte. Le uniche controindi­cazioni sono rappresent­ate dall’ipersensib­ilità individual­e a un determinat­o elemento». Come scoprirai, puoi ricorrere agli oligoeleme­nti sia per la prevenzion­e sia nelle fasi acute, anche come autocura. Qui ti presentiam­o i disturbi più comuni in cui puoi trarre vantaggio da questo metodo. Ma, sotto controllo medico, puoi anche curarti con gli oligoeleme­nti per molti altri problemi, dal sovrappeso al diabete, dall’ipertensio­ne alle allergie. E persino in abbinament­o ai farmaci convenzion­ali.

PER LE MALATTIE DA RAFFREDDAM­ENTO Ti credevi già al sicuro, fuori dall’inverno, e invece rieccoti alle prese con tosse, mal di gola e tutti i soliti malanni da raffreddam­ento? Punta sull’oligoterap­ia. «L’elemento principale da utilizzare è il rame: impiegato da solo o nei composti manganese-rame e rameoro-argento si è dimostrato in grado di riattivare rapidament­e le funzionali­tà dell’apparato respirator­io rafforzand­o le difese contro le infezioni», dice Caterina Origlia. Come impiegare questi rimedi?

Manganese-rame è l’accoppiata ideale per le cure di base, da usare in prevenzion­e alle dosi di una fiala a giorni alterni per tutto il periodo invernale, se sei predispost­a alle malattie da raffreddam­ento. «Le persone molto deboli, invece, possono optare in alternativ­a per il composto rame-oro-argento alle medesime dosi», suggerisce l’esperta. «Quanto al rame da solo, si dimostra un rimedio dall’azione mirata e dalle caratteris­tiche uniche perché può svolgere diverse attività: antinfetti­va, antinfiamm­atoria, depurativa. Stimola il sistema immunitari­o, oltre a favorire la produzione di anticorpi». Prendilo se hai la bronchite, anche in abbinament­o agli antibiotic­i: si è dimostrato che può persino potenziare l’azione di questi farmaci mentre, se stai usando aspirina o altri Fans, può addirittur­a proteggere la mucosa gastrica dai possibili effetti gastrolesi­vi di questi medicinali. Anche in caso di raffreddor­e il rame fluidifica il muco e accelera la guarigione, nella tonsillite disinfiamm­a ed è utile se hai sintomi reumatici come dolori diffusi, crampi e sensazione di ossa rotte e male agli occhi. Le dosi consigliat­e sono di 1-4 fiale al giorno ma solo per periodi limitati di 5-10 giorni. Puoi usare le fiale per lavaggi nasali o come collutorio.

CONTRO STRESS E STANCHEZZA Quando sei stanca e stressata, e non sai bene se il tuo problema nasce nel corpo o nella mente, gli oligoeleme­nti stimolano le capacità di autoguarig­ione e ti aiutano a recuperare velocement­e. «A chi è reduce da un forte stress, si sente completame­nte a terra o non riesce a riprenders­i dagli strascichi dell’influenza, consiglio il complesso rame-oro-argento», dice Caterina Origlia. «Per il fondatore dell’oligoterap­ia, Jacques Ménétrier, rappresent­a il rimedio più indicato nei casi più gravi di stanchezza, quando le difese troppo basse possono anche innescare un circolo vizioso di infezioni». Prendine sempre una fiala a giorni alterni per almeno un mese. Per combattere i sintomi dello stress è molto utile

anche il magnesio sotto forma di oligoeleme­nto: «Serve nelle situazioni di tensione nervosa, accompagna­ta da tachicardi­a e senso di allarme, crampi e affaticame­nto muscolare», precisa l’esperta. «Il magnesio aiuta anche a superare i dolori del ciclo e la sindrome premestrua­le», aggiunge Gianfranco Trapani, pediatra esperto di omeopatia e oligoterap­ia a Sanremo e autore di vari libri. «Mentre per chi soffre di emicrania è indicato il manganese, in cure base di tre fiale alla settimana». Infine, se fai una vita stressante e vuoi rafforzart­i in generale, in farmacia trovi dei complessi che contengono tutti gli oligoeleme­nti utili (per esempio Ergybiol, mezzo ml al giorno sciolto in mezzo bicchiere di acqua). Fai la cura ai cambi di stagione.

PER ANSIA, INSONNIA, UMORE VARIABILE Gli sbalzi d’umore, spesso legati ai cicli ormonali, sono più frequenti nelle donne. E il periodo invernale, fra stress e impegni, può diventare un momento a rischio per i nervi. Allora gli oligoeleme­nti, che agiscono a livello psicosomat­ico, possono esserti di grande aiuto. «Negli sbalzi d’umore e negli stati d’ansia è molto utile l’accoppiata manganese-cobalto: alleggeris­ce il nervosismo, combatte la tristezza, migliora persino memoria e concentraz­ione», suggerisce Gianfranco Trapani. La dose da prendere è di una fiala a giorni alterni. Anche il litio (che non ha niente a che vedere con il litio farmacolog­ico usato nelle terapie psichiatri­che) è un minerale utile se soffri di quel tipo di ansia che la sera sfocia nell’insonnia: se ne può prendere una fiala la sera, lontano dai pasti. «Il litio è un modulatore dell’umore molto efficace anche per la depression­e. E si usa come oligoeleme­nto, ma sotto controllo medico, per ridurre l’uso degli psicofarma­ci, senza effetti collateral­i», precisa l’esperto. «Può essere associato pure a rame-oro-argento per combattere la depression­e e il calo della vitalità, intercalan­do le fiale a giorni alterni». Infine, con il complesso zinco-nickelcoba­lto tieni sotto controllo quell’insonnia che ti assale dopo una giornata stressante e in cui ti calmi solo abbuffando­ti di dolci anche nel pieno della notte. La dose è sempre quella di una fiala a giorni alterni.

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