La libertà è camminare scalzi

Per i bambini togliere le scarpe è una festa. E fa anche bene. Quindi, lascia che in casa tuo figlio stia a piedi nudi

Camminare senza scarpe fa bene a tutti, grandi e piccoli. Sempre più medici, infatti, confermano l’importanza per il bambino di usare le sue estremità come strumenti per esplorare la realtà: «Il piede ha recettori sensoriali molto importanti che comunicano con il cervello, più di quanti ne abbia la mano», spiega Mariarita Valentini, psicoterapeuta umanista specializzata nell’età evolutiva. «Di fatto è l’organo più propriocettivo, in grado cioè di percepire e stabilire la posizione del corpo nello spazio anche senza il supporto della vista. Ed è fondamentale per il bambino sperimentare questa sensorialità spaziale, in quanto lo aiuta a orientarsi e gli permette di trovare stabilità ed equilibrio. Sentirsi stabile gli dà sicurezza e di conseguenza maggiore indipendenza e autostima», continua l’esperta. «È importante, quindi, non mettere barriere come scarpe o calzini antiscivolo che facciano da filtro, quando il bambino impara a camminare».

COME UN MASSAGGIO

È invece utile creare nella cameretta, ma anche in altre parti della casa in cui può transitare, aree friendly, per esempio mettendo il parquet o stendendo dei tappeti e assicurandosi che non ci siano piccoli oggetti che possano ferire. E quando il figlio cresce? «Il discorso non cambia», spiega Valentini. «Quando sono un po’ più grandi, i bambini si tolgono le scarpe perché stare scalzi risulta per loro più naturale. Il piede nudo regala un senso di libertà dalla costrizione della calzatura e favorisce l’aspetto ludico, quel senso di gioiosità che si prova quando vengono meno le barriere». C’è poi una questione di energia: «Stare a piedi nudi consente di scaricare stress e tensione perché crea una sorta di massaggio che induce rilassamento. Sarebbe quindi opportuno, al ritorno da scuola, togliere le scarpe e non mettere nemmeno le pantofole», conclude l’esperta.