Docce antispreco
Ha dimensioni ridotte, ma cuore grande e carattere tosto. Doti per le quali è amatissimo da Elisabetta II. E non solo
La regina Elisabetta nutre da sempre per loro una vera passione. Eppure i Welsh Corgi non sono certo degli aristocratici: «Per secoli hanno lavorato come pastori nelle fattorie», spiega l’allevatore Gianandrea Fasan (corgilandia.com), che qui ci illustra questa razza affascinante. E se poi vuoi saperne di più, vai sulla pagina facebook “Welsh Corgi Club Italia”.
IN ORIGINE CURAVA LE MANDRIE
I Corgi sarebbero arrivati nel sud dell’Inghilterra più di duemila anni fa con i Celti, per poi incrociarsi con i Lancashire Heeler, i Red Heeler e i Pomerania. «Questo piccolo cane per secoli ha portato le mucche al pascolo, guidandole anche con morsi ai garretti: la bassa statura era perfetta per appiattirsi e schivare i calci dei bovini», racconta l’esperto. «Riconosciuti dal mondo cinofilo negli anni Trenta, sono stati divisi in due razze: Pembroke e Cardigan, dai nomi delle contee gallesi in cui erano diffusi. I Pembroke hanno un carattere estroverso e amichevole, mai nervoso o aggressivo, il peso è di 12-14 kg e i colori sono fulvo e bianco, sabbia e bianco, fulvo, nero o bianco. I Cardigan sono un pochino più grossi e di qualsiasi colore: come i Pembroke sono dolci e intelligenti, ma più riservati con gli estranei».
UN AMICO PER TUTTA LA FAMIGLIA
Il Corgi è molto affettuoso e in famiglia si dedica a tutti; fantastico con i bambini, è utilizzato anche nella pet therapy. Grazie alla sua versatilità ottiene ottimi risultati nell’agility e nell’obedience. Ma non basta: è anche un ottimo guardiano della casa e molto protettivo nei confronti del suo padrone. «Per il tipo di lavoro che ha sempre svolto è più “adulto” di molti cani di altre razze, che non possiedono invece una grande maturità», spiega Gianandrea Fasan. «Se lo porti a passeggio, non scapperà; se lo lasci a casa, ti aspetterà tranquillo. Ricordati però che quando rientri dovrai coinvolgerlo nelle tue attività. Perché è propria questa la prima regola da seguire con un Corgi: tienilo con te più che puoi, fallo vivere in casa (no al giardino, soffrirebbe molto) e lui imparerà a comportarsi bene semplicemente standoti accanto. Fondamentale è poi amarlo senza viziarlo: sei il suo leader e deve darti retta. Se non commetterai errori grossolani, avrai al tuo fianco un amico meraviglioso: chi ha avuto un Corgi raramente sceglie in seguito cani di altre razze». Ed ecco spiegata la duratura passione della regina Elisabetta.