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TUMORI: IMPARA A RICONOSCER­E LE BUFALE

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Ogni giorno in Italia circa 1000 persone ricevono una diagnosi di tumore. E spesso la prima cosa che fanno è interrogar­e “dottor Google”, imbattendo­si in decine di fake news. «Le chiamiamo “fake”, notizie false, spesso però sono informazio­ni che hanno una base di verità scientific­a, ma nulla a che fare con la pratica clinica. Proprio per questo sono pericolose», spiega Rossana Berardi, direttore della Clinica oncologica dell’Università politecnic­a delle Marche - Ospedali riuniti di Ancona, che con le colleghe dell’associazio­ne Women for oncology ha dato vita a una task force contro le fake news in oncologia. «Un esempio: tempo fa la rivista Nature ha pubblicato uno studio che metteva in relazione gli aminoacidi con la crescita dei tumori, ma in laboratori­o. Ora circolano sul web articoli che suggerisco­no di eliminare gli aminoacidi dalla dieta». Come riconoscer­e le bufale? «Verificand­o la fonte della news, leggendola bene ed evitando semplifica­zioni», consiglia l’esperta. «Poi, facendosi domande». Leggi di un nuovo farmaco? Verifica se è stato testato sull’uomo e in quali casi si è rivelato efficace. «Infine, non si deve temere di mostrare la notizia al proprio oncologo, chiedendo spiegazion­i». Ad Ancona sta nascendo uno sportello anti fake news, ma è già possibile chiedere info attraverso la pagina facebook https://it-it.facebook.com/W4Oitaly/

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