Oli per il viso
Poche gocce, massaggiate direttamente sulla pelle o aggiunte alla crema abituale, apportano nutrimento extra e protezione. Abbiamo valutato 14 prodotti, premiandone 4. Scopri perché
Nutrono, proteggono, rivitalizzano, combattono i segni del tempo. In più sono piacevoli da applicare. Se composti da grassi dermoaffini, poi, gli oli viso non ungono e non lasciano residui. Ne abbiamo passati al vaglio 14, promuovendone 4 a pieni voti.
LA FORMULA
«Non contengono acqua, ma grassi, vitamine liposolubili ed estratti di piante o attivi di sintesi», spiega il cosmetologo Umberto Borellini, autore di La divina cosmesi (Mondadori). «I prodotti meno untuosi contengono soprattutto oli vegetali, più simili al sebo della pelle, come quelli di soia, girasole, albicocca, baobab, ma anche di piante meno note come la schiuma dei prati, ricco di acidi grassi polinsaturi, o la rosa mosqueta, rivitalizzante e cicatrizzante». Perciò abbiamo preferito le formule senza oli di sintesi (caprylic/capric triglyceride) in cima alla lista degli ingredienti: innocui, ma con un finish più grasso. Abbiamo escluso i prodotti con conservanti, poiché gli antiossidanti (retinolo, tocoferolo) ne garantiscono la durata senza bisogno di altro.
LA PROVA
Abbiamo messo gli oli al mattino, prima del trucco o della crema, seguendo le istruzioni. Abbiamo considerato la modalità di applicazione, la piacevolezza, il risultato sulla pelle subito dopo e a fine giornata, i flaconi, la loro praticità e il prezzo.
IL CONSIGLIO
«Gli oli per il viso sono ideali per le over 45, ma ottimi anche per chi ha la pelle reattiva, perché sono cosmetici semplici, con pochi ingredienti. In quest’ultimo caso, meglio scegliere prodotti senza profumo, o con fragranze prive di allergeni (tipo citronellol, linalool, eugenol, geraniol). Gli oli si possono anche aggiungere alle creme quotidiane, per renderle più “confortevoli” e dare un surplus di nutrimento», conclude il cosmetologo Umberto Borellini.