Dimagrire
Colesterolo, glicemia, Tsh... se vuoi perdere peso in modo efficace e sicuro devi misurarne i valori
A dieta? Prima fai questi esami
La prova-costume si avvicina a grandi passi e i chili che devi perdere sono tanti. La scelta giusta per raggiungere il peso forma senza mettere a rischio la propria salute? Prima di iniziare la dieta è fondamentale controllare alcuni valori del sangue. È uno step indispensabile per conoscere i propri punti deboli, escludere malattie e seguire un menu dimagrante appropriato. Ecco allora i valori da controllare con un semplice prelievo.
IL CHECK GENERALE
«La prima cosa che il medico deve prescrivere è l’emocromo completo con formula e la sideremia, per testare lo stato di salute generale e un’eventuale carenza di ferro, incompatibile con la dieta (prima bisogna riequilibrare i valori)», spiega il professor Nicola Sorrentino, medico dietologo a Milano. «Poi occorre misurare la glicemia, l’insulinemia e l’emoglobina glicata che indicano il metabolismo degli zuccheri», continua l’esperto. «Se sono alte, segnalano una resistenza periferica all’insulina o il diabete. Sarà quindi necessario un regime particolarmente povero di zuccheri semplici. Per contro, l’eccesso di colesterolo impone una riduzione di carne rossa, formaggi e uova, mentre i trigliceridi “off limits” sono sempre legati all’apporto eccessivo di zuccheri». Importantissimo è anche dosare gli ormoni tiroidei (Tsh, Ft3 e Ft4) per capire se l’aumento di peso è legato a una disfunzione della tiroide. Se il medico sospetta l’ipotiroidismo, prima di dare lo schema dimagrante, prescriverà degli accertamenti come l’ecografia tiroidea e il dosaggio di anticorpi specifici. In caso di ipotiroidismo conclamato, infatti, occorre far ripartire il motore metabolico con una cura integrativa degli ormoni carenti. Altrimenti è inutile mettersi a stecchetto se a monte c’è un difetto di carburazione.
IL FOCUS SU ALCUNE FUNZIONI
«Nello “studio preliminare” di ogni paziente non può mancare anche il dosaggio di due ormoni: l’Acht e il cortisolo», spiega ancora Nicola Sorrentino. «I livelli del primo controllano l’apparato endocrino, mentre il cortisolo presiede il corretto metabolismo di grassi, zuccheri e proteine. Se è costantemente alto può segnalare problematiche legate allo stress e ostacolare il dimagrimento. L’Acth “sballato” impone degli accertamenti perché è la spia di alterazioni endocrine, come le malattie a carico delle ghiandole surrenali o il Morbo di Cushing. Infine, prima di lanciarsi sui buoni propositi di dimagrimento, è consigliabile controllare che i reni lavorino bene, testando la creatininemia e l’azotemia. Se la prima è ai limiti della norma, occorre una dieta a basso tenore di sodio e di proteine, se è alta, segnala un’insufficienza renale. Un’azotemia elevata, invece, potrebbe svelare una scarsa idratazione», conclude il nostro esperto.