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L’ATTIVITÀ FISICA HA L’EFFETTO DI UN FARMACO

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Il nostro corredo genetico ci insegna, da sempre, come vivere felici e in ottima salute. «I nostri antenati correvano a piedi nudi nelle foreste, la loro giornata era regolata dalla luce del sole e dal movimento», spiega David Mariani, esperto di attività fisica. «Dobbiamo solo tornare alla memoria del corpo. Per risvegliar­e questo istinto alla felicità, è necessario muoversi. L’esercizio fisico infatti è un interrutto­re in grado di accendere il nostro benessere. Regola l’appetito e il sonno, modula l’assorbimen­to degli zuccheri e migliora la sintesi delle proteine, agisce sul tono dell’umore, migliorand­olo, rallenta l’invecchiam­ento e ritarda il declino cognitivo», continua l’esperto. Ma se il movimento è un farmaco così potente, come si spiegano 30 milioni di sedentari in Italia? «Le persone pigre associano l’attività fisica alla fatica e quindi a un’esperienza spiacevole, da evitare in tutti i modi. Questo habitus mentale ci impedisce di vivere meglio. Un esempio classico è il mal di schiena. Si preferisce imbottirsi di medicine, quando sarebbero sufficient­i pochi minuti di ginnastica posturale al giorno per prevenirlo invece che curarlo. La buona notizia è che bastano 3 settimane per creare una sana abitudine e “ingannare” il nostro cervello a sostituirn­e una “ok” a una “nociva”. L’importante è iniziare con gradualità.

Settimana 1 Il primo giorno inizia con una camminata. Non superare i 20 minuti se hai meno di 40 anni, e rimani su 15-16 minuti se ne hai più di 40. Dal secondo al settimo giorno puoi aumentare di 1 minuto al giorno sei sei sotto i 40 e di 1 minuto ogni

2 giorni se sei over.

Settimana 2 Continua a camminare con la stessa progressio­ne. Ricordati che la costanza è fondamenta­le. Piuttosto di rinunciare, dividi l’impegno tra mattina e sera.

Settimana 3 Oltre alla camminata, introduci una serie di 10-12 squat ogni 2 giorni. Apri i piedi alla larghezza delle spalle. Piegati sulle ginocchia come se stessi per sederti e fermati quando le gambe sono parallele al pavimento.

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